E' appena uscito l'ultimo numero di Lazio Style Magazine nel quale è protagonista il Boss Stefan Radu. Il difensore laziale, a fine stagione ha dato il suo addio al calcio e i suoi saluti li ha ribaditi anche nel mensile ufficiale della S.S. Lazio.

Ouindici anni intensissimi. Arrivato dalla Dinamo Bucarest come uno dei tanti stranieri che approdano nel campionato italiano, dà l'addio al calcio con in mano lo scettro di giocatore più presente di tutti i tempi nella storia della Lazio. Recordman di maglie biancocelesti indossate in serie A. Punto di riferimento dello spogliatoio. Icona dei tifosi e dei compagni di squadra, calciatore apprezzato da tutti gli allenatori che lo hanno avuto alle loro dipendenze, personaggio autentico apprezzato dal Club dalla storia ultracentenaria. In altre parole una leggenda in carne ed ossa. Sei titoli vinti con la Lazio, la definizione di 'romeno de Roma", saluta con 427 presenze ed 8 gol. InnamoRadu. La gara contro la Cremonese allo stadio Olimpico di Roma è stata la sua festa. La Lazio di ieri e quella di oggi riunite per salutare quel ragazzo un po' guascone che, decisamente emozionato, ha confessato per l'ennesima volta tutto il suo amore per i colori della Prima Squadra della Capitale.

LA LETTERA DI STEFAN RADU - "Quanta emozione. Purtroppo sono arrivato anche io alla fine. Ho trascorso quindici anni al vostro fianco, in campo avevo la vostra stessa anima, quella dei tifosi laziali. Con questa maglia ho vissuto la mia vita di calciatore, in questo stadio ho vissuto momenti unici e gioie immense insieme a voi. La Lazio è una famiglia e questo campo per me è casa. Vi ringrazio perché, anche quando non abbiamo vinto, non mi sono mai sentito solo. Sono certo che il mio attaccamento a voi biancocelesti non finirà mai e mi darà la forza di andare avanti nella vita. Con la stessa determinazione che avevo in campo. Grazie alla Società e al presidente che mi hanno consentito di vivere la mia carriera con questa maglia. Ringrazio mia moglie e i miei figli, perché non mi hanno mai fatto mancare la loro spinta e il loro amore. Grazie a tutti. Quando ho vestito la maglia biancoceleste l'ho fatto con il cuore e con la passione. Ora so cosa significa essere uno di voi. Si può smettere di giocare a calcio. ma non si può smettere di essere laziali. Grazie a tutti, dal vostro Boss".

Infine il Boss si è intrattenuto anche ai microfoni del club: "Questi ragazzi si sono meritati la Champions. I tifosi? Uno stadio così pieno, con questa atmosfera non l'ho mai visto. Non mi aspettavo così tanto affetto onestamente. Hanno apprezzato il calciatore che ha sempre combattuto per questa maglia e senza di loro non avrei mai fatto quindici anni. Non riesco ad immaginare la mia vita senza la Lazio. Ci sono state delle offerte, ma che ho sempre rispedite al mittente. Una volta che ti leghi a questa squadra è difficile andare via. Ci sono tanti calciatori che si sono pentiti di andar via e lo so per certo. Prossimo anno ci saranno 65 mila allo stadio più uno: Radu".

CALCIOMERCATO LIVE | Jankto torna in Italia: ufficiale il suo arrivo al Cagliari
Lazio Women, Palombi: "La lazialità è uno stile di vita. Dopo l'estate lavoreremo per tornare in A"