arbitro

Il mondo arbitrale piange la scomparsa di Tullio Lanese, morto a 78 anni. L’ex fischietto di Messina aveva ha diretto in carriera 356 partite, di cui 159 in Serie A, oltre a due finali di Coppa Italia: Roma-Sampdoria nel 1985/86 e Napoli-Sampdoria nel 1988/89. Dal 1986 al 1992 è stato arbitro internazionale, dirigendo anche tre incontri ai Mondiali di Italia ‘90: Brasile-Svezia, Corea del Sud-Uruguay nella fase a gironi e Camerun-Colombia agli ottavi di finale.

Tullio Lanese ricoprì anche il ruolo di presidente dell'AIA per ben 6 anni ( dal 2000 al 2006 ) essendo anche un protagonista della vicenda calciopoli. L'attuale presidente dell'AIA, Antonio Zappi, ha disposto per ogni arbitro che dirigerà, di indossare il lutto al braccio per le restanti partite della giornata di campionato.

Lanese nello scandalo calciopoli

Il nome di Lanese è entrato anche nello scandalo Calciopoli. Nel marzo del 200 Lanese, all’epoca presidente dell’Aia, venne raggiunto da avviso di garanzia e si autosospese. La Procura di Napoli chiese il rinvio a giudizio per associazione a delinquere finalizzata a forde sportiva e Lanese venne condannato in primo grado a 2 anni di reclusione con rito abbreviato per aver esercitato un’influenza tecnica e operativa sugli arbitri e sulle designazioni. La Corte d’Appello di Napoli nel dicembre 2012 ribaltò la sentenza di primo grado assolvendolo. inammissibile dalla Cassazione.

Le famose polemiche con il Napoli

A tenere banco per anni a Napoli, nell’era d’oro di Maradona, vi era un odio sportivo verso Tullio Lanese come direttore di gara. Lo chiamavano il MiLanese a causa di un clamoroso un errore pro-Milan nel 1990, a fine stagione, quando c’era il testa a testa tra gli azzurri e il Milan di Sacchi per lo scudetto. L’8 aprile del ’90 in Bologna-Milan all’81’ su un tiro sporco di Waas prova ad avventarsi il nuovo entrato Lorenzo Marronaro, Filippo Galli interviene in scivolata per agevolare il proprio portiere, la palla però sfugge a Pazzagli, toccato da Galli, per poi superare di almeno 20 centimetri la linea di porta. Poi lo stesso Pazzagli con una manata la tira fuori. L’arbitro Lanese non vede e non concede un gol che poteva essere decisivo per il tricolore che però fu vinto all’ultima giornata dal Napoli di Bigon.

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