La Repubblica | Lazio, tacco di Luis e stoccata di Kamada: altra impresa al Maradona
Eccola, la vera Lazio. A fine partita lo dice anche Luis Alberto: «Siamo tornati». Dopo le due sconfitte nelle prime due di campionato, la squadra di Sarri vince in casa dei campioni d’Italia del Napoli nonostante due gol annullati. Nella notte più difficile, riapre Sarrilandia ed è spettacolo. Dati per spacciati, i biancocelesti hanno sbancato il Maradona per la seconda volta in pochi mesi. Luis Alberto di tacco firma l’1-0, il samurai Kamada, tra i più criticati in questo inizio di anno, con un diagonale di sinistro segna il 2-1. E pensare che alla vigilia il giapponese non era previsto titolare, invece Sarri gli ha dato fiducia. «Per noi è importante e gli va dato tempo», spiega il tecnico. Il campo gli ha dato ragione e Kamada ha chiuso un’azione innescata da uno strepitoso Felipe Anderson, fondamentale anche per il primo gol: assist no look a ingannare tutta la difesa del Napoli per Luis Alberto. Che da Mago qual è, di spalle, col tacco fredda Meret che tutto si aspettava meno che una giocata simile. Neanche il tempo di esultare, però, che il Maradona esplode per l’1-1 di Zielinski. Un destro dalla lunetta fuori l’area di rigore deviato due volte che inganna Provedel. Un episodio sfortunato, per carità, ma è l’ennesimo gol subito quest’anno, ma anche la scorsa stagione, lasciando tirare un avversario dai 16 metri. Nel secondo tempo poi succede di tutto. Guendouzi fa il proprio esordio e cambia la partita: che giocatore, il francese. Sembra giochi nella Lazio da anni. Alla prima palla toccata mette Zaccagni davanti a Meret: gol del 3-1 annullato però per fuorigioco. Pochi minuti dopo l’ex Marsiglia segna con un favoloso destro a giro, ma l’arbitro va al Var e annulla anche il secondo 3-1 per fuorigioco precedente di Zaccagni considerato attivo. Soffrono, i biancocelesti, ma alla fine portano a casa una vittoria strameritata. Riecco Luis sui fischi contestati: «Tre giorni fa gli arbitri sono venuti a Formello e poi arbitrano così, meglio che nn vengono più».
Ora la sosta per le nazionali. Sarri che dovrà salutare i 5 italiani convocati dal nuovo ct azzurro Spalletti (Provedel, Romagnoli, Casale, Zaccagni e Immobile) più Hysaj, Kamada, Marusic e Vecino. Rimarranno a Formello, per la fortuna del tecnico, Isaksen, Guendouzi e anche Rovella, ancora alla ricerca della condizione migliore.
Intanto, venerdì è terminato il calciomercato. E la Lazio l’ha chiuso con un saldo negativo di 3,5 milioni. In totale infatti per i cartellini dei nove acquisti Lotito ha speso 62 milioni, che però con bonus (quasi tutti) facili e commissioni sfiorano quota 100: Castellanos 15, Kamada 0, Isaksen 12, Sepe 0, Pellegrini 4, Rovella 17, Mandas 1, Guendouzi 13. E ha incassato 58,5 milioni, che ovviamente potrebbero diventare di più se i giocatori in prestito verranno riscattati: Cancellieri 1, Marcos Antonio 500 mila, Akpa Apro 500 mila, Acerbi 4, Escalante 2,5, Milinkovic 40 e Maximiano 9.
Uscito ieri il calendario della Champions: la Lazio esordirà il 19 settembre (ore 21) all’Olimpico contro l’Atletico di Simeone, che ospiterà i biancocelesti a Madrid nell’ultima giornata. Dopo il debutto in casa, Sarri avrà due trasferte contro Celtic e Feyenoord, per poi affrontare a Roma olandesi e scozzesi. Per l’avventura in Champions, la Lazio da martedì lancerà dei mini abbonamenti: la comunicazione ufficiale oggi o domani. La Repubblica/Riccardo Caponetti e Giulio Cardone