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Questo pomeriggio alle 18 la Juventus ha battuto 3-0 il Genoa allo stadio Ferraris. Il clima in casa bianconera iniziava a farsi teso e pesante. La Juventus non vinceva in campionato dal 26 agosto, nella trasferta contro l'Hellas Verona. Nell'occhio del ciclone era finito Thiago Motta che ha dimostrato i denti nelle ultime conferenze. Lo stile del tecnico juventino è stato ben chiaro fino ad oggi, dichiarazioni composte, di poche parole ed estremamente schiette. Dopo di questo solo i fatti sul campo devono parlare per il mister ex Bologna. 

Le parole in conferenza prima del Genoa

Volto concentrato e serioso, forse anche un pò preoccupato per le prestazioni recenti della squadra e i punti che arrivano col contagocce. Si presenta in conferenza stampa chiaramente intenzionato ad essere sintetico. Sottolinea come non sia preoccupato dall'assenza di gol e sfodera un colpo a sorpresa che mai nessun allenatore ha fatto in conferenza pre match, ovvero, annuncia per intero la formazione che giocherà. Una educata e stilosa provocazione? Non lo sapremo mai con esattezza. Sicuramente qualcosa voleva comunicare psicologicamente all'ambiente o ancor più al mondo giornalistico. Prosegue poi la conferenza sui singoli giocatori, riceve domande precise sui nomi dei suoi uomini, si tratti di turnover, prestazioni, infortuni ad ogni domanda su un suo uomo risponde allo stesso modo: spedito, senza pause, facendo quasi non finire la domanda al giornalista presente e con la costante velata di prendere sempre le difese del suo calciatore. 

L'andamento di Genoa-Juventus

La Juventus di Thiago Motta scende in campo con lo stesso atteggiamento avuto dal loro allenatore nelle ultime dichiarazioni. Determinazione, compostezza e voglia di cambiare le cose del momento. Allo stesso tempo, proprio come in Motta, si percepisce il peso del momento, la preoccupazione dei risultati che mancano. Scorrono così i primi 45 minuti, una discreta squadra, la bianconera, che domina costruendo senza però concretizzare come dovrebbe. Ripartono i 45 minuti sulla stessa linea, con la differenza che un episodio spinge la Juve a sbloccarsi, dopo appena 3 minuti arriva il vantaggio su rigore con Vlahovic. Questo episodio dimostra chiaramente che la squadra bianconera aveva in parte anche una influenza psicologica e da questo momento la Juve scende, attacca, crea e segna al 55simo ancora con l'attaccante serbo, che fa doppietta personale. Il dominio juventino si fa sempre più straripante, tante occasioni, gol sbagliati anche incredibilmente fino all'89simo quando Conceicao, al rientro dall'infortunio, la chiude con un rotondo 0-3.

Le parole di Motta post partita

Thiago Motta torna ai microfoni con lo stesso atteggiamento avuto fino ad oggi, con qualche dettaglio differente che non passa inosservato. Si nota chiaramente la sua maggiore rilassatezza e qualche sassolino da togliersi, come ad esempio quando gli viene domandato il segreto delle porta inviolata, domanda che mai gli era stata fatta fino a poche ore prima. Con tono pacato e sicuro risponde in modo secco come la bravura della squadra parti da ogni reparto e come la fase offensiva sia indispensabile al pari di quella difensiva. Aggiungendo come ogni suo uomo abbia la volontà di recuperare palla quando non è in loro possesso.

 

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