La Repubblica | Dal suo Inzaghi al maestro Sarri: è la sfida di Luis
Tieni la bacchetta, Luis. Per trasformare «<il momento più complicato della carriera» in una favola. Estate 2017, Formello. «I primi tre-quattro mesi alla Lazio ha raccontato Luis Alberto a Rivista Undici furono devastanti. Non giocavo, avevo perso la testa e non volevo nemmeno più andare ad allenarmi. A fine stagione andai da Inzaghi e gli dissi: mister, vado via. Invece lui mi bloccò: "No, rimani qui"». Già, perché Simone Inzaghi credeva nel suo mago: sabato, quando il tecnico dell'Inter tornerà all'Olimpico per la prima volta da avversario, si abbracceranno di sicuro. Per difenderlo, l'ex allenatore della Lazio si era messo contro tutti. Anche il presidente Lotito, in quella strana vigilia di Crotone, quando lo spagnolo - protagonista dell'infelice polemica sugli stipendi e l'aereo della società - era nella bufera. Lotito e Tare, infuriati, lo volevano fuori squadra, mentre il tecnico e l'allora club manager Peruzzi no: alla fine vinse la loro linea, multa ma nessuna esclusione. Eppure all'inizio non fu amore a prima vista, tra Luis e Simone. Proprio come con Sarri, alle prese, nei suoi primi giorni di ritiro, con il caso Luis Alberto, che aveva disertato il raduno. Ora però la scintilla è scoppiata. «Inzaghi era un amico, un padre. Sarri un maestro: ha una personalità diversa, più forte. Ha un'idea di gioco bellissima, secondo me tra due o tre mesi la Lazio divertirà tanto», sostiene il Toque. Un altro ex pupillo di Inzaghi, Radu, non è riuscito invece a conquistare il nuovo allenatore, almeno finora: «Non ha mai giocato in questa stagione, la sua situazione non è delle migliori», dice l'agente Matteo Materazzi a Radio Olympia. E poi: «Vive un momento particolare, ma continuerà a lottare. Inzaghi? Che lo volesse all'Inter è il segreto di Pulcinella». Dal campo: oggi Immobile e Zaccagni torneranno in gruppo. Per la grande sfida di sabato, venduti 27 mila biglietti: come in occasione del derby, molte lamente le per i prezzi (senza prevendita, la Curva costa 40 euro) dai laziali, che sperano nell'avvio della campagna abbonamenti. «Stiamo valutando il da farsi. Lo sponsor? Sorpresa in vista», dice Marco Canigiani, responsabile del marketing. Nell'Inter è a rischio un altro grande ex, Correa: il Tucu si è fermato in nazionale per un affatica mento muscolare. La Repubblica/Giulio Cardone e Riccardo Caponetti