CONFERENZA Sarri: "Lazio ambiente di cui ti affezioni. Immobile? Non lo trovo affatto turbato”. E sui gol di Lazzari…
La Lazio batte 2-1 il Sassuolo all’Olimpico e il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri in conferenza stampa ha analizzato il successo:
“Pensare sia facile una gara contro questo avversario è un’assurdità: hanno vinto in casa delle milanesi e a Torino con la Juve, è tra le squadre più forti d’Italia. Oggi era difficile e noi l’abbiamo fatta bene. Abbiamo costruito tanto e siamo riusciti a fare bene anche in fase difensiva. Contento della reazione e adesso bisogna vedere cosa faremo nelle prossime gare.
Immobile turbato? Se fosse così tanto turbato avrebbe sbagliato oltre che i gol anche tutto il resto: ha fatto un’ottima partita, ha trovato spesso la conclusione, veniva incontro ai compagni, riusciva ad allungare la squadra e attaccare la profondità.
Oggi serviva il riscatto morale, visto quanto accaduto nel derby, ed in settimana abbiamo lavorato su questo. Ho fatto i complimenti ai ragazzi per come hanno raccolto le mie provocazioni. La Lazio non si può capire cos’è dall’esterno: vivendola dentro dà emozioni forti, oggi siamo entrati in campo fra gli applausi nonostante il derby perso. Ho una responsabilità enorme visto l’affetto che riceviamo. Io qui sto bene e mi piace vivere la Lazio.
Felipe Anderson mi lascia sempre la sensazione che mi fa arrabbiare. Perché anche quando fa benissimo so che può fare sempre di più: ha un potenziale stratosferico e vedo che sta cercando di colmare questi vuoti emotivi che spesso ha anche dentro le partite. Se ci riesce diventa devastante.
La partita di oggi è di alto livello, il problema se il calcio italiano sia tecnico o tattico non lo vedo. Credo ci sia un problema di politica sportiva. Non abbiamo pensato a fare progetti sportivi, a costruire stadi e non abbiamo pensato a rendere al top i terreni in cui si gioca. Gli altri campionati incassano e noi invece ci spartiamo le briciole. Questo rende la Serie A un campionato meno appetibile dai giocatori e meno ricco.
Lazzari negli spogliatoi mi ha detto che non aveva mai fatto tre gol quando faceva il quinto: è contento e mi fa piacere. Sono orgoglioso per la prova difensiva che ha fatto, non tanto per quella offensiva che mi preoccupava di meno. Patric è un giocatore sottovalutato, è molto tecnico e molto veloce: sta facendo un percorso importante e se guardiamo le ultime sette partite non ho più visto grossi errori”.