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Alla vigilia del derby della capitale, sfida valida per la 31ª giornata di Serie A TIM, Bruno Giordano, storico bomber biancoceleste, ha condiviso le sue esperienze personali sulla stracittadina ai microfoni di Radiosei.

Come viveva il derby Bruno Giordano

Vigilia derby, ma anche una settimana prima i compagni cercavano di non incontrarmi, perché gli rompevo le scatole.

Parlavo molto, volevo massima attenzione. Lo sentivo in maniera eccessiva e a volte andavo a sfogare la mia adrenalina sui miei compagni. Non ne potevo fare a meno, non riuscivo a starmene in silenzio. Non è una partita, è più di una partita. Lo straniero può avere meno difficoltà a gestire certe emozioni, chi è nato e cresciuto qui lo vive diversamente, da entrambe le parti

Il primo derby di Tudor

Tudor ha vissuto derby diversi, anche da giocatore. Non è certo il derby della Mole questo. Abbiamo una bella striscia, spero si possa andare avanti almeno un altra stagione così. Tudor non è uscito da Formello? Buon per lui (ride, ndr) magari in giro per la città poteva entrare nell’atmosfera, diciamo così

Come ci arrivano i giallorossi

De Rossi ha iniziato come Tudor con la linea a 3. Similitudini? Faccio fatica a vederne, forse lo sviluppo sugli esterni. Certo non troveremo una Roma stile Mourinho, chiusa e in attesa del colpo di Dybala o Lukaku. Tudor non si mette lì a proteggere la squadra, ma ti aggredisce alto. Forse è questa la caratteristica che accomuna le due squadre. Come dico spesso, conteranno i duelli individuali, al netto delle due filosofie di gioco

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