A poco meno di 24 ore dal fischio d'inizio di Lazio-Atalanta, gara valida per l'ottava giornata di Serie A, Felipe Anderson ha presentato la sfida nel consueto match program della vigilia.

Cosa ha lasciato la vittoria all'ultimo respiro contro il Celtic?

«Giocare in Champions League e vincere nel finale é un'emozione che non si può descrivere. Sono stati tre punti fondomentali che ci daranno anche una carica per continuare il nostro percorso in questa stagione».

Ora arriva l'Atalanta: il successo contro il Celtic può dare la spinta per tornare a vincere anche in campionato?

«Sicuramente. Vincere una gara così difficile, soprattutto in quel modo, ci darà una spinta in più. Dobbiamo farci trovare pronti in ogni partita, soprattutto contro squadre come l'Atalanta. Servirà la massima concentrazione per tutti i 90'».

A livello tattico, come si batte la squadra di Gasperini?

«Loro sono molto aggressivi, giocano a tutto campo, uomo contro uomo. Li conosciamo bene. Sono sicuro che il mister ci aiuterà a fare una grande partita».

Lo scorso campionato arrivò la tua firma nella vittoria di Bergamo, nella prima gara giocata da falso nove. Cosa ti ha insegnato quel ruolo?

«Fu una gara da squadra, movemmo la palla velocemente, come ci chiede sempre il mister. A fine partita ero felice. Sul ruolo ho avuto la fortuna di imparare da Immobile i movimenti giusti per aiutare la squadra».

Dieci anni fa il tuo debutto con la Lazio, ora sei a 16 partite da quota 300. Cosa vuol dire tutto questo per te?

«Questi dieci anni hanno cambiato la mia vita. Qui sono cresciuto lanto, sono diventato marito e sto per diventare popà. Le 300 presenze con la Lazio poi sono un traguardo molto vicino, farò di tutto per raggiungerle e dare sempre il massimo». S.S.Lazio

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