Lazio-Juventus, l'ex bianconero Birindelli: "Si inizia a intravedere la mano di Sarri. La vittoria serve a entrambe"
In vista della gara di domani tra Lazio e Juventus, l'ex bianconero Alessandro Birindelli è stato intervistato dalla società biancoceleste. Ecco le sue parole, pubblicate sul match program della S.S.Lazio.
Lazio-Juventus, una classica della Serie A che oppone due formazioni alla ricerca di un posto in Champions League. Che gara sarà?
"Entrambe le squadre avranno la necessità di vincere, proseguendo il cammino intrapreso prima della sosta. La Juventus dovrà recuperare punti per sperare di rimanere agganciata alle prime, mentre la Lazio ha iniziato un nuovo percorso con prestazioni altalenanti nelle quali, comunque, ha provato ad imporre il gioco richiesto da Sarri. Si inizia ad intravedere la mano del tecnico toscano in alcune situazioni, ma adesso serve ottenere punti per mantenere la scia delle altre".
Dopo il match dell'Olimpico, le due formazioni saranno impegnate in Europa: pensa che questo elemento possa incidere sull'andamento della partita?
"L'impegno europeo non potrà incidere all'interno di un match così importante. Ormai gli allenatori sono abituati a ragionare di partita in partita senza guardare troppo in avanti. Nel calcio attuale si è concentrati solamente sul prossimo impegno".
Ha giocato molti Lazio-Juventus, ne ricorda qualcuno in particolare?
"Erano sfide di alto livello. La Lazio di quel periodo aveva ogni anno una rosa importante, lottava sempre fino alla fine per lo Scudetto. L'aneddoto più brutto, per noi juventini, è quello di Perugia legato al 14 maggio 2000 quando la Lazio vinse il campionato. Fu una giornata particolare, ricordo la sofferenza mentre aspettavamo di riprendere la partita. Per quanto mi riguarda, è una storia brutta da ricordare ma fa parte dello sport: a volte si vince, altre volte si perde e bisogna anche saper dare meriti agli avversari. La Lazio, per ciò che aveva messo in mostra in quegli anni, meritava di conquistare qualche trofeo".