Diego Fuser in un'intervista esclusiva su Milan e Lazio
Il doppio ex parla delle due squadre e della sfida che ci sarà a San Siro domani sera
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Un ricordo su Sven Goran Eriksson, tu che lo hai vissuto al suo primissimo anno in biancoceleste.
Ho un ricordo complessivo davvero bello di Eriksson sia come allenatore che al di fuori come persona e a livello umano. Poi in Italia ovunque ha allenato ha fatto bene e questo la dice lunga.
I ricordi più belli legati alle due maglie di Milan e Lazio?
I ricordi più belli ed emozionanti con la maglia del Milan sono legati ai tanti trofei internazionali vinti, dalla Coppa dei Campioni, la Supercoppa Europea, la prima Coppa del Mondo a Tokyo. Ho fatto parte di una grandissima società e questo mi ha lasciato una bella dose di affetto per i colori rossoneri.
Con la maglia della Lazio gli anni migliori, davvero bellissimi. Il mio pensiero e il mio desiderio era quello di chiudere la carriera a Roma poi a causa di certe situazioni sono dovuto andare via. La Lazio è la squadra che tra l'altro mi ha fatto diventare un giocatore vero e il mio cuore è rimasto inevitabilmente biancoceleste.
Il mondo del calcio è definito futile e superficiale al di fuori del campo e nei rapporti umani. Quale amicizia autentica ti sei portato nel tempo grazie al calcio?
Nel calcio normale che le amicizie vere siano davvero poche. A volte leghi con qualcuno ma poi ci sono di mezzo trasferimenti e strade che si separano. Un nome che possono fare di un amico autentico è quello di Gigi Lentini. Ci conosciamo fin da bambini e ancora oggi ci messaggiamo, ci sentiamo e negli anni è rimasta una forte amicizia. Poi ci sono altre persone con cui ho un ottimo rapporto come Stefano Eranio.