Come riportato da Il Messaggero, anche il Sarrismo si trasforma in corto Mau: tre delle ultime quattro gare (oltre quella di sabato pomeriggio, anche Fiorentina e Feyenoord) vinte per 1-0, in totale 6 su 9 fino a questo momento. Erano 11 su 26 l'anno scorso, il trend diverso è chiaro. Fondamentale il settimo clean sheet, il miracolo di Provedel in pieno recupero. Almeno il blocco difensivo (anche con i gregari Patric e Gila) sta tornando ad essere il segreto della Lazio, in vantaggio per la quarta volta nei primi 15' (come nessuno in A) e in calo vistoso nel secondo tempo. Con poche idee in mezzo, un gioco prevedibile e lento, e nessun guizzo vero davanti nonostante la superiorità numerica per oltre un'ora, precisamente dal 27'.

Fraioli
I fischi assordanti dell'Olimpico al triplice fischio dopo un trionfo, sia pure soffertissimo e tirato, però sembrano troppo. Ieri mattina infatti ne parlavano ancora, Sarri e il suo staff, delusi e amareggiati a Formello. Sicuramente la Champions toglie energie mentali e fisiche, questa squadra fatica a reggere i ritmi del doppio impegno. Ma per esempio Vecino era riposato, non aveva giocato contro il Celtic Glasgow.
Fraioli
Continua invece l'involuzione di Anderson: nemmeno in corsa, il brasiliano torna incisivo. La Lazio ha congelato il suo rinnovo, ma teme anche ci sia la Juve dietro, pronta a prenderlo a giugno a parametro zero. Così Felipe però rischia il posto. Pedro ha finalmente trovato il suo primo gol in A (mancava dal 2 aprile), ma soprattutto la prima rete su azione dopo 40 giorni di astinenza biancoceleste in campionato. Dopo la Champions altra prestazione super di Isaksen, un esempio insieme a Guendouzi della grinta che serve in campo.

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