TMW | Da Lazzari a Basic: otto giornate per giocarsi il futuro nella Lazio
Otto giornate per giocarsi il proprio futuro. Accanto ai tanti giocatori in scadenza e prossimi a salutare la Lazio (Strakosha, Luiz Felipe, Leiva e Patric, che potrebbe invece rimanere), nel gruppo di Sarri ci sono altre pedine in bilico, il cui futuro - per un motivo o per un altro - non è affatto scontato. Prendete Lazzari, per esempio. A gennaio era con un piede fuori da Formello, poi è rimasto e ha cominciato a trovare sempre più spazio, fino all’infortunio del 12 febbraio. “Stava diventando un valore aggiunto”, l’ammissione di Sarri. Ora Lazzari avrà 8 giornate per dimostrare di poter essere il titolare sulla fascia anche nella prossima stagione e che la Lazio, in caso di offerta, farebbe bene a tenerlo nel prossimo mercato.
Basic è un altro che si gioca tanto da qui a giugno. Difficilmente andrà via, perché la Lazio su di lui ha investito 8 milioni la scorsa estate, ma il centrocampista croato è in calo e sta giocando meno (125 minuti nelle ultime 9 di A): a lui il compito di riscattarsi in ottica del prossimo anno. Simile l’andamento di Cataldi, che dopo aver convinto Sarri a promuoverlo titolare ai danni di Leiva, negli ultimi due mesi (complice anche un problema fisico) è tornato dietro il brasiliano nelle gerarchie in mediana. Nella prossima campagna acquisti la Lazio regalerà al tecnico un regista di primo livello ma Cataldi, se nel rush finale di campionato si rivelerà di essere all’altezza, potrà lo stesso giocarsi le sue carte ai nastri di partenza.
Merita di essere menzionato anche Hysaj. Arrivato a zero dal Napoli, il fedelissimo di Sarri ha avuto un calo clamoroso di rendimento, tanto che il titolare adesso a sinistra è Radu. Contestatissimo dai tifosi, proprio per le sue ultime prestazioni, sta vivendo un momento difficile, proprio a livello di morale e fiducia: non è escluso che, solo 12 mesi dopo, possa lasciare Roma. Ma 8 giornate possono cambiare tutto… TuttoMercatoWeb\Riccardo Caponetti