Anniversario Scudetto Lazio, Oddi: “Il primo pensiero va a chi non c’è più”
Parlando ai microfoni di TMW Radio, in occasione dell'imminente cinquantesimo anniversario dello Scudetto del 1974, l'ex difensore della Lazio Giancarlo Oddi ha evocato i ricordi delle esperienze vissute con la Banda Maestrelli e il rimpianto per quei tempi passati.
Queste le sue parole:
"L'Olanda ci aveva copiato, perché giocavamo con due difensori ma gli altri erano tutti giocatori d'attacco. Noi pensavamo di essere più forti di loro, eravamo capaci di dire che li avremmo battuti in caso di una sfida. Io e Pino Wilson eravamo i marcatori in quella squadra. Frsutalupi credo che fosse eccezionale, uno dei più bravi anche a livello italiano e non capisco perché non sia andato in Nazionale. Il presidente Lenzini? Era uno spettacolo, con la Lazio s'è rovinato veramente. Giocava a carte con noi, ma era veramente una grande persona. L'anno prima davvero ce ne hanno fatte di tutti i colori e lo sfiorammo lo Scudetto".
"Di quella stagione ricordo che noi andammo a Bologna nel finale di campionato e marcavo Novellini, che non si fermava mai. A un certo punto gli diedi una botta e gli chiesi perché giocassero così alla morte con noi, e lui rispose che si giocavano un premio di 750mila lire a testa. Finì in parità e nel sottopassaggio litigammo un po'. Lo dissi a Maestrelli e andò a dirlo in tv. Il presidente del Bologna, interpellato, non sapeva nulla. E chissà chi gli diede quel premio partita".