CONFERENZA TUDOR: "Con la Juventus voglio la gara perfetta. Non servo io per motivare i giocatori"
Vigilia di Coppa Italia per la Lazio: la conferenza di mister Tudor
La Lazio domani scenderà in campo per il ritorno della semifinale di Coppa Italia con l'obiettivo di ribaltare il 2-0 dell'andata, in casa della Juventus. Alla vigilia del match il tecnico il tecnico biancoceleste Igor Tudor ha presentato la sfida in conferenza stampa.
“E' una gara importante, perché c'è in ballo una finale. Giocheremo contro una squadra forte, il risultato dell'andata non è facile da ribaltare, serviranno tutte le forze, crederci, fare una partita perfetta senza sbagliare niente, poi vediamo cosa succede”.
- Quanto manca a questa Lazio per diventare “quella di Tudor”
- Che partita servirà
- Su Castellanos, Immobile e Guendouzi
- Lotito ha detto di credere in Tudor ed è contento del carattere che ha portato alla squadra
- Su Lazzari
- Sulla difesa
- Sulla fatica della Lazio nel fare gol
- Pochi tiri in porta da parte della Lazio
- Punti forza e punti deboli della Juve
- Come si prepara la gara a livello mentale
- Su Kamada
Quanto manca a questa Lazio per diventare “quella di Tudor”
“Per ribaltare bisogna essere squadra, poi le percentuali è sempre difficile capirle. Abbiamo fatto tante belle partite da quando sono arrivato, ho imposto un calcio diverso. Non mi accontento mai, cerco di migliorare e crescere. Sono contento del percorso tracciato, di ciò che stiamo facendo; vedo partecipazione da parte dei calciatori e voglia i fare questo calcio. Diciamo che siamo sulla strada giusta”.
Che partita servirà
“Abbiamo giocato due volte contro la Juve, ma ogni partita è a se. La base è la stessa ma ci sono tanti particolari che la possono indirizzare. Sicuramente è difficile, ma è anche entusiasmante crederci, è questo il bello del calcio. I ragazzi li ho visti motivati. Oggi rifinitura e capiremo chi partirà titolare domani".
Su Castellanos, Immobile e Guendouzi
"Matteo ha fatto due allenamenti bene e domani sarà convocato, anche Ciro sarà con noi. Ieri ho parlato con Taty, è un ragazzo perbene che ci tiene tanto. Ha delle doti interessanti che ancora non ha espresso al massimo, lo sa e questo gli pesa. Io provo a tirare fuori il massimo da tutti. Contro la Salernitana per me ha fatto bene anche se non ha segnato, so però che questo per gli attaccanti questo pesa. Io consiglio sempre di non pensare al gol ma a come arrivarci".
Su Luis Alberto e Felipe Anderson - “Il ruolo di Felipe è sulla fascia. Luis Alberto ha giocato tanto, solo qualche partita ha saltato”.
Lotito ha detto di credere in Tudor ed è contento del carattere che ha portato alla squadra
“E' bello per un allenatore sentire queste parole del presidente. Quando si parla dell'impronta del tecnico si devono valutare tante cose, oltre al carattere ci sono lo stile di gioco e la mentalità. Le analisi devono essere profonde. Nella mia carriera ho sentito etichette ed esagerazioni, io penso che dobbiamo valutare molto più attentamente i tecnici. Per l'impresa domani serve carattere, ma anche qualità di gioco, possesso, fluidità e attacco nello spazio, bisogna stare alti ma anche andare bassi, stare attenti, non concedere niente nei 90' e forse anche ai supplementari. Non basta solo il carattere per vincere, bisogna avere tutto, poi si vince con la qualità dei calciatori. L'allenatore è importante ma se non hai la qualità che ha portato al gol di Genova diventa difficile”.
Su Lazzari
“E' in dubbio, ha ancora fastidio”.
Sulla difesa
“Abbiamo analizzato i dettagli. Ottenendo una cosa se ne può perdere un'altra. E' difficile ottenere tutto, si deve lavorare sempre. Quando lavori su un aspetto può capitare che ne venga meno un altro, dobbiamo lavorare sulla solidità. Sulla solidità difensiva la Juve ha un livello alto”.
Sulla fatica della Lazio nel fare gol
“Dipende anche dalla tipologia dei calciatori. Contro la Salernitana abbiamo fatto quattro gol e ne potevamo fare anche di più, a Genova è stato più complicato. Tuttavia lavoriamo tutti i giorni sui dettagli”.
Pochi tiri in porta da parte della Lazio
“Le caratteristiche dei calciatori sono importanti, è chiaro che poi anche lo stile di gioco cambia le cose. Isaksen mi piace, ha doti; aspettiamo il suo momento, può giocare un po' indietro e sulla fascia, c'è da crescere sulla mentalità e sul peso che hanno alcune situazioni in Serie A. Isaksen applica subito ciò che dico in allenamento, è una dote che mi piace. Io dico sempre che i giocatori decidono: è impossibile che l'allenatore faccia giocare uno più scarso”.
Punti forza e punti deboli della Juve
“Non posso rispondere. Ci sono due, tre cose su cui loro sono stati bravi e noi no e viceversa, ma questo lo commento con la squadra, nello spogliatoio”.
Come si prepara la gara a livello mentale
"I giocatori preparo per lo più la gara da soli. La motivazione del tecnico è importante, ma se non la comprendi da solo è un problema,. Queste gare danno motivazioni naturalmente ed è più facile prepararle sotto questo punto di vista. Si mette più attenzione per non sbagliare".
Su Kamada
“Ne abbiamo parlato tanto. Ci sono alcuni stili di gioco che si adattano meglio a dei calciatori. Succede tutti i giorni nel calcio, non c'è da meravigliarsi. E' un ragazzo completo, ha molte doti, tutte di buon livello”.