La Lazio, in questa tre giorni di coppe europee, è tornata al successo e, grazie al 2-0 contro il Celtic firmato Ciro Immobile, ha conquistato anche la qualificazione agli Ottavi di Finale di Champions League con un turno di anticipo. Ora torna il campionato, dove i biancocelesti stanno trovando difficoltà rispetto alla passata stagione. Quest’oggi, allo Stadio Olimpico di Roma, arriverà un Cagliari in ripresa, sia in termini di risultati che di prestazioni. In vista della sfida tra biancocelesti e rossoblù, in programma alle ore 18:00, la redazione di LazioPress.it ha intervistato, in esclusiva, un doppio ex difensore che ha vestito entrambe le maglie: Giuseppe Pancaro. Con la maglia del Cagliari ha trascorso ben cinque stagioni della propria carriera, per poi, nel 1997, lasciare la Sardegna ed approdare nella Capitale, dove per sei anni ha indossato la maglia della Lazio conquistando ben sette trofei: uno Scudetto, due Coppe Italia, due Supercoppe Italiane, una Coppa delle Coppe ed una Supercoppa Europea.

 

I biancocelesti, dopo un pareggio ed una sconfitta in campionato, sono tornati al successo, in un match che ha dato la qualificazione agli Ottavi di Champions League: che Lazio ha visto martedì sera contro il Celtic?

“Non ho visto la partita, ho visto solamente i due gol. Era importante vincere, qualificarsi e questo sicuramente è un ottimo risultato raggiunto. In campionato magari, nelle ultime partite, aveva fatto un po’ fatica. Ora l’ideale sarebbe riuscire ad esprimersi anche in campionato come ha fatto in Champions”.

Ora la squadra di Sarri, nell’ultimo turno, si giocherà il primo posto del girone in casa dell’Atletico Madrid. Che partita sarà, quante possibilità ha la Lazio? Lei questa competizione l’ha giocata con la maglia biancoceleste: quant’è importante passare come primi?

“Sicuramente è importante. Sarà una partita complicata per tanti motivi, uno su tutti l’esperienza dell’Atletico, è una squadra abituata a giocare questo tipo di partite. In casa loro ci sarà un ambiente caldo, però sono anche quelle belle partite in cui puoi andare libero di testa e magari esaltarti”.

In campionato invece, la Lazio continua a faticare: come si spiega questa differenza tra Europa e Serie A? Cosa manca alla squadra di Sarri per dare continuità sia nei risultati che nelle prestazioni?

“Dall’esterno è sempre difficile fare delle valutazioni. Secondo me, oggettivamente, la partenza di Milinkovic-Savic è stata una perdita pesante. È stato sostituito con giocatori bravi, ma lui metteva veramente tanto nell’arco dei novanta minuti, incideva talmente tanto nell’economia del gioco della Lazio, in termini di assist, di gol, di personalità. Magari questa ancora non continuità in campionato, una delle cause, potrebbe essere questa, con la squadra che si deve ancora abituare a giocare senza Milinkovic-Savic”.

Questo pomeriggio, allo Stadio Olimpico di Roma, arriverà il Cagliari: che partita ci dobbiamo aspettare tra biancocelesti e rossoblù?

“Una partita molto combattuta. Il Cagliari è in ripresa, ha riacquistato fiducia, è una squadra viva, che lotta. La Lazio dovrà essere brava a ricaricare le batterie dopo aver giocato una partita di Champions che sicuramente ti porta via molte energie più mentali che fisiche. Questo può essere davvero un test per la squadra biancoceleste, farsi trovare pronti a questa partita potrebbe essere un passo in avanti che la Lazio ha fatto”.

Il Cagliari, dopo un inizio difficile, sta trovando prestazioni e risultati. Si può dire che il successo contro il Frosinone ha “sbloccato” i rossoblù? Che stagione si aspetta dalla squadra di Ranieri?

“Sì, sono d’accordo. Ci sono delle partite che, magari per come arriva il risultato finale, ti possono dare quella spinta in più rispetto ad una vittoria “normale”. Un successo in rimonta, da 0-3 a 4-3 arrivato in quel modo, può essere stata effettivamente la scintilla che ha fatto ripartire il Cagliari. Da quel momento hanno ritrovato spinta, entusiasmo, con un allenatore molto esperto e bravo. Sarà una squadra che lotterà fino alla fine per salvarsi. Oggi sarà una partita molto complicata per la Lazio”.

Cagliari in piena lotta salvezza con altre 7/8 squadre al momento: è ancora presto, ma ci sono squadre che vede più in difficoltà rispetto alle altre? Alla fine i rossoblù riusciranno a centrale una salvezza “tranquilla”?

“Questo è quello che mi auguro. Sono stato benissimo nei miei cinque anni a Cagliari. La sensazione è che, spero di no, ma non sarà questo l’anno della salvezza “tranquilla”. Sarà una lotta che si deciderà alla fine, perché ci sono davvero tante squadre che lotteranno per non retrocedere. Da questo punto di vista, chi sta facendo veramente benissimo contro i pronostici iniziali, è il Frosinone che, al momento, anche se mancano ancora tante partite con tanti punti in palio, è quella un po’ più tranquilla di tutti”.

Lazio-Cagliari sarà anche la sfida tra due grandi allenatori: Sarri e Ranieri. I tre precedenti dicono 3-0 per Sarri: ci sono dei punti in comune tra questi due tecnici? Possiamo dire che sono gli uomini giusti, nel momento giusto, per le squadre giuste?

“Sì, stiamo parlando di due allenatori molto esperti. Magari hanno un modo diverso di fare calcio, però credo proprio di sì, possono essere gli allenatori giusti nel posto giusto. Punti in comune? La grande esperienza che hanno entrambi”.

I biancocelesti distano sette punti dall’obiettivo quarto posto, con tante squadre al di sopra ma con pochi punti. La squadra di Sarri può rientrare per la corsa Champions? Quali squadre hanno qualcosa in più e con quali la Lazio se la giocherà?

“Ancora tutto è possibile, vale lo stesso discorso fatto per la lotta salvezza. È normale che la Lazio, per poter sperare di rientrare in una corsa al quarto posto, deve inanellare un filotto di risultati utili. Io penso che, tolto l’Inter, che è la favorita per lo Scudetto, con dietro Juventus e Milan, tutte le altre sono squadre che possono centrare un posto Champions. Tutte squadre con cui la Lazio dovrà lottare, penso al Napoli, la Roma, l’Atalanta. In questa mini corsa, secondo me il Napoli ha qualcosina in più rispetto alle altre per la corsa al quarto posto”.

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