Il Tempo | Lazio all'ultimo assalto
Tre punti e settimo posto. Ancora una volta all’ultimo assalto, stavolta la Lazio piega una Fiorentina perfetta solo per un tempo. Finisce 1-0 col rigore di Immobile (terza rete stagionale) e un successo meritato solo per quanto visto nella ripresa. Sarri cala il tris in campionato e risale in classifica trovando anche, nonostante qualche amnesia, il terzo clean sheet della stagione. Tutto bene quello che finisce bene, bisognerà cominciare a chiamarla zona Lazio, per una squadra capace di decidere le partite nel finale. Ora venerdì la trasferta di Bologna per continuare ad avvicinare la zona Champions distante adesso solo due punti.
Sarri sceglie il centrocampo delle ultime due partite campionato con Guendouzi, Rovella e Luis Alberto, in attacco c’è Castellanos (Immobile va in panchina) in mezzo a Felipe Anderson e Zaccagni. Modulo 4-3-3 con Patric che rileva l’infortunato Casale. Sull’altro fronte Italiano decide per un 4-2-3-1 molto offensivo con Ikone’, Bonaventura e Gonzalez alle spalle del ritrovato Beltran. Arbitra il giovane Marcenaro, davanti a non più di 35.000 spettatori. Olimpia evita di atterrare sulla voliera, sceglie la curva Sud per chiudere il suo volo con io falconiere costretto a correre per evitare che qualche tifoso viola faccia del male al simbolo biancoceleste. Primo tentativo di Guendouzi sembra un buon segnale ma la Lazio ben presto lascia il centrocampo al dominio degli ospiti.
Il Var annulla un gol di Beltran per un netto fallo di mano, Provedel è graziato dal palo sul colpo di testa del centravanti argentino. Arthur e Bonaventura dettano i tempi, Luis Alberto soffre, Zaccagni prova ad accendere la squadra sfruttando la marcatura di Parisi dirottato a destra per l’infortunio di Kayode. In pratica Lazio pericolosa solo quando la Fiorentina sbaglia l’uscita dal basso ma prima Luis Alberto poi Zaccagni non colgono l’attimo. Si va al riposo con la sensazione che molti big biancocelesti siano stanchi e fuori partita, Castellanos lavora tanto ma non tira mai in porta: lo 0-0 sta più stretto ai viola che ai padroni di casa. Ripresa diversa perché entra in campo la Lazio dopo una frazione di apatia. E così Taty calcia alle stelle da ottima posizione, Felipe si va ipnotizzare da a Terracciano e, stessa sorte, tocca a Luis Alberto che colpisce il portiere da pochi metri.
I biancocelesti prendono in mano il gioco, Italiano apre il valzer dei cambi inserendo anzi Nzola, Barak e Lopez, Sarri risponde variando tutto il centrocampo con Cataldi, Vecino e Kamada, nel finale entrano anche Pedro e Immobile per cercare la giocata vincente. Che arriva al 95’: Ciro ruba palla, cross di Pedro e Milinkovic (ingenuo) colpisce il pallone con la mano: Marcenaro fischia il rigore. Immobile è freddo e realizza un gol che vale tantissimo. Poi la festa sotto la Nord col capitano che non riesce a trattenere le lacrime. Sono 199 con la maglia della Lazio eppure c’è chi lo vorrebbe rottamare. Il Tempo/Luigi Salomone