Conferenza Spalletti: "Sceglievo sempre di vedere il Napoli di Sarri. Scudetto? Ognuno quando fa questo mestiere sogna il massimo"

Alla vigilia del big match tra Napoli e Lazio che aprirà il 25esimo turno di Serie A, l'allenatore Azzurro, Luciano Spalletti, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match. Queste le sue parole, riportate da Tuttomercatoweb.com, partendo proprio dal grande ex della partita, Maurizio Sarri:

"Ci portiamo dietro una cultura di lavoro iniziata anche da altri, un modo di stare in campo che erano caratteristiche di alcuni giocatori precedenti. Sarri ha delle cose che sono simili, piace andare entrambi in tuta, a me anche quando passeggio mi piacciono le scarpette (ride, ndr), poi l'idea di voler comandare il gioco. E' stato anche un tema nell'ultimo periodo, possesso palla o non possesso (ride, ndr). Il possesso ti fa decidere dove vuoi giocarla, poi è fondamentale saper alternare ritmi e dimensioni del possesso, ma qui poi si va in discorsi più profondi. Si dice gioco verticale... anche quello, si deve alternare perché dipende se gli altri ti vengono a prendere o meno, se vengono a prenderti la difesa deve salire... lui è stato un po' un masaniello calcistico, si è reso capo-popolo di una rivolta del modo di vedere il calcio. Io a casa sceglievo sempre di vedere il Napoli di Sarri e lo applaudivo in piedi. Non m'importa meglio o peggio, ho preso quello che volevo prendere, quando ho potuto sono andato a vedere le partite e sui campi di Castel Volturno ancora ci sono le linee di passaggio del suo calcio. Poi non mi fregano i paragoni".

Spalletti poi si è espresso sul tema scudetto e sul +18 in classifica sul secondo posto: "Ognuno quando fa questo mestiere sogna il massimo, poi c'è anche altro che dà soddisfazione. Non sono tra quelli del vincere a tutti i costi e poi l'anno dopo fallire, ma mi piace collaborare con la società per fare un discorso corretto per gli obiettivi comuni. +18 in classifica? Non lo consideriamo, noi dobbiamo valutare le partite ed essere gli stessi, quello che fa la differenza, giocarle allo stesso modo, anche in 10 ad Empoli dando il rispetto all'avversario. Può succedere di tutto, basta un dettaglio per invertire tutto, funziona così. In questo campionato sono successe delle cose se si sta attenti, devi essere bravo a metterle davanti ai giocatori per avere un modo di ragionare equilibrato".

Successivamente, l'allenatore del Napoli ha parlato della gara di domani contro la Lazio, tornando anche sul match d'andata all'Olimpico: "Per me domani è un derby del condominio di cui si parlava ad inizio anno, per guadagnarci un pianerottolo nel condominio e non ci interessa altro. Sui risultati in generale stiamo facendo cose importanti, straordinarie, e gli va detto bravi e dati i meriti. Al di là dei risultati, hanno fatto grandi partite, macinando roba, idee, responsabilità, calcio fatto bene. Non è una gara che vinci o una coppa con 3-4 partite, qui è la continuità con cui scendi in campo! All'andata fu un bivio dopo due pareggi? Secondo me invece la svolta l'hanno data le due gare precedenti, è rimasta la stessa mentalità, hanno creato disponibilità al sacrificio e poi se continui, non essendo a quel livello un giorno ti svegli, riprovi e sei a quel livello lì con la costanza. Succede sempre, altrimenti non avrebbe significato il modo di lavorare".