Ai microfoni di Radio Deejay, l'ex Direttore Sportivo ma prima anche calciatore della Lazio, Igli Tare, ha parlato della squadra biancoceleste. Dalla sua esperienza nella Capitale alla Lazio attuale, passando per il rendimento della squadra ma anche ad un calciatore arrivato in biancoceleste nell'ultima sessione di calciomercato estivo, ovvero Matteo Guendouzi:

“Nella Lazio ho cercato di essere me stesso e fare il meglio possibile. Rappresentare una società come la Lazio è un impegno faticoso ed importante. È stata un’esperienza unica, la porterò con me anche nel futuro.

Si è spesso parlato di miracolo. Questa parola mi dà fastidio. Io sono convinto che anche quest’anno la Lazio abbia una rosa che può competere per i primi quattro posti. Il miracolo penso che può essere quando vinci una partita, non quando per un anno intero sei tra le prime quattro.

Quando prendi un allenatore come Sarri e hai una squadra che è arrivata agli ottavi di Champions, vuol dire che sei protagonista di una crescita. Nel calcio si parla troppo spesso di miracoli. Ad esempio il Bologna di quest’anno o l’Atalanta anni fa: i risultati sono frutto del lavoro.

Guendouzi? Un giocatore molto forte, anche per la personalità che mette in campo. È completamente diverso da Milinkovic, lui era una mezzala di inserimento. Guendouzi ha caratteristiche da mediano o da mezzala, ma non gli puoi chiedere le stesse cose che faceva Milinkovic”.

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