Tutto in una settimana. Reduce dalla sconfitta interna contro il Torino, la Lazio è pronta a giocarsi la Champions in sette giorni con due scontri diretti che passano entrambi per il terreno della “Scala del calcio”, a San Siro. Obiettivo principale la qualificazione nell’Europa che conta Sarri vuole a tutti i costi chiudere la stagione da secondo, un piazzamento che consentirebbe introiti importanti per fare un mercato all’altezza. Primo step domenica alle 12:30 contro l’Inter, sesta a -7 dai biancocelesti che non vincono a San Siro dal 2019: allora fu decisivo Milinkovic che ha nei nerazzurri la sua vittima preferita, poi tre sconfitte di fila con appena due gol fatti e sei subiti. C’è da invertire la tendenza e da cancellare la sconfitta interna contro il Torino che, solo grazie alla vittoria esterna del Napoli contro la Juventus, non è costata il secondo posto alla Lazio. Mercoledì sera la gara interna contro il Sassuolo, sabato 6 maggio altra gara a San Siro ma contro il Milan. Due trasferte complicate e piene di insidie Sarri confida nei tifosi (domenica contro l’Inter per la decima volta settore ospiti sold out con oltre 4500 laziali) ma soprattutto nei numeri considerato che quest’anno la Lazio ha conquistato ben 31 punti dei 61 che ha in classifica proprio in trasferta. Fronte rinnovi dopo quello ufficiale di Cataldi fino al 2027, si lavora per Pedro, Anderson e soprattutto Zaccagni come conferma l’agente: «Nel suo futuro c’è solo la Lazio. Con Lotito parliamo di rinnovo perché i biancocelesti saranno la prossima squadra che vincerà lo Scudetto se verranno dati ancora un paio di anni di continuità». L’esterno, uscito acciaccato contro il Torino, ieri si è regolarmente allenato ed è pronto per l’Inter così come Immobile a segno nella partitella. Marcos Antonio infine è pronto a restare a lungo: «Sono giovane – ha detto a Globesporte - ho tante cose belle da fare nella mia carriera e spero che la Lazio ne faccia parte». Leggo/Enrico Sarzanini

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