Domenica sera alle ore 20:45 andrà in scena allo Stadio Olimpico Lazio-Genoa, una gara delicata in cui entrambe le squadre avranno bisogno di riscattare la prima giornata. La Lazio ha infatti perso per 2-1, subendo le due reti nel giro di due minuti, al Via del Mare di Lecce. Anche il prossimo avversario, club fresco di ritorno in Serie A, dovrà rialzare la china dopo la sconfitta casalinga per 1-4 a favore della Fiorentina. Per commentare questa gara è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Laziopress.it l'ex portiere del Genoa Rubinho.

Che partita sarà Lazio-Genoa di domenica sera?

Una partita di ripresa, perché tutte e due le squadre hanno perso. Il Genoa ha perso in casa e la Lazio a Lecce, una gara utile per riprendersi e iniziare a fare delle vittorie importanti. Vedremo una  gara combattuta e difficile, ma divertente.

La Lazio è partita male contro il Lecce: che campionato farà secondo te?

La Lazio da anni è una realtà importantissima nel calcio italiano, con un allenatore importante e dei giocatori forti. Cercano e stanno ancora cercando dei giocatori che possano aggiungere qualità a questa rosa. Secondo me la Lazio farà un grandissimo campionato.

Si parla insistentemente di un tuo ex compagno in orbita Lazio, ovvero Leonardo Bonucci. Quanto può essere importante il suo arrivo?

Leo è la figura dell'esperienza in sé, perché lui in tutti questi anni giocando alla Juve, ma anche con il passaggio al Milan, è divenuto un giocatore esperto e con tantissime partite alle spalle in Nazionale. Con la sua esperienza può aiutare qualsiasi squadra. Sono sicuro, se dovesse andare alla Lazio, che potrà aiutare i ragazzi a fare un buon campionato.

Il Genoa, invece, può puntare a una salvezza tranquilla secondo te?

Sai, il discorso salvezza non è mai tranquillo o sereno, diciamo così. Ci sono insieme a loro anche altre squadre che lotteranno fino alla fine. Il DNA del genoano è soffrire fino alla fine, spero e auguro alla società che possano raggiungere la salvezza quanto prima ma non sarà facile diciamo così.

Parlando di quello che era il tuo ruolo, come valuti il primo anno di Provedel tra i pali della Lazio? Può diventare il migliore in Italia?

Provedel per me è sempre stato un portiere interessante, ha iniziato a giocare molto giovane e con una scuola alle spalle importante come quella dell'Udinese. Lui ha fatto molto bene l'anno scorso, la Lazio ha vinto dei punti con quelle parate. Lui ha una bella concorrenza, avendo anche Donnarumma davanti nella porta dell'Italia deve giocarsela con Vicario e Di Gregorio, ma secondo me lui si confermerà come un portiere importante italiano. 

La Lazio è alla ricerca di un secondo portiere da affiancare a Provedel: quanto è importante come figura, dato anche i tanti impegni della squadra?

E' importantissima come figura perché ti dà la serenità di poter far riposare Provedel nel momento opportuno. Se tu non hai un portiere di esperienza che sa come affrontare le situazioni ti dà dei risultati importanti evitando situazioni pericolose. Il secondo, per questo, è importante. Ho vissuto diversi anni alla Juve con Storari secondo, e lui era una figura molto importante e di sicurezza per la società, perché quando non giocava Gigi c'era lui con alte performance e rendimento, per questo deve esserci una figura importante come il primo portiere.

Per concludere, un tuo ricordo su Lazio-Genoa?

Un sacco di ricordi principalmente a Roma, tra cui anche il primo anno di Kolarov con lui che mi ha tirato una punizione e io l'ho parata, ma mi è rimasto sul braccio il segno del pallone. Ne ho altri di ricordi, ma la prima che mi viene in mente è questa, con un Kolarov giovane e alla prima esperienza in Italia, quindi una novità, con una vera bomba nei tiri.

   
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