L'ultimo addio a Svenn Goran Eriksson. Il tempo trascorso dal 26 agosto, giorno della sua morte, ha permesso di organizzare meglio i funerali, consentendo a molte persone che lo amavano di partecipare, anche se il dolore è rimasto immutato. Oggi, a Torsby, piccolo paese di 4.000 abitanti in Svezia, si terrà la cerimonia funebre di Sven Goran Eriksson. La Lazio sarà rappresentata: ieri mattina, il direttore generale Enrico Lotito e il dirigente Alberto Bianchi sono partiti in aereo verso Oslo, in Norvegia, e da lì hanno percorso 170 km in auto per raggiungere il luogo dove, alle 10:30 di oggi, si svolgeranno i funerali dell'ex allenatore dello scudetto del 2000.

"Un secondo padre"

Enrico Lotito e Bianchi hanno portato con loro la prima maglia della stagione, già esposta in panchina da Dario Marcolin durante la partita contro il Milan. "Per me era come un secondo padre, davvero unico. Ha dato consigli anche durante la sua malattia", ha detto l'ex centrocampista. Quella partita si era giocata il 31 agosto, solo cinque giorni dopo la triste notizia. Allo stadio Olimpico, prima del calcio d'inizio, il ricordo di Eriksson ha toccato tutti: un video emozionante sui maxischermi, il telone al centro del campo, e gli striscioni dei tifosi, con uno in particolare che lo ringraziava esposto in Curva Nord. Un momento di grande commozione.

Il ricordo

Eriksson ha conquistato sette trofei in quattro anni con la Lazio, ma la sua eleganza e cortesia resteranno più impresse dei successi sportivi. La Lazio ha contattato la famiglia di Eriksson, esprimendo la volontà di essere presente ai funerali, un gesto che è stato molto apprezzato. Oltre alla società, potrebbe partecipare anche una delegazione di tifosi laziali. Sven sarà sempre ricordato e onorato come merita.

Il Corriere dello Sport

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