Marco Baroni è intervenuto in conferenza stampa nel post-partita di Fiorentina-Lazio, commentando la seconda sconfitta in campionato della squadra biancoceleste.

Come spiegare la sconfitta

È difficile fare certe valutazioni, non voglio essere polemico e non voglio ripetermi. Guardo la prestazione ed è stata importante e di personalità. Peccato perché potevamo chiudere la partita, uscire con una sconfitta è molto doloroso, ma preferisco uscire con questo tipo di prestazioni, che aver vinto giocando una gara mediocre.

 Ha delle recriminazioni sui due rigori?

Abbiamo una classe arbitrale dove sono bravi, ma diventa difficile per noi allenatori anche proporre un lavoro difensivo quando ci sono queste situazioni. 

Doppio centravanti: come ha visto l'intesa tra Noslin e Dia

Noslin ha impegnato tantissimo la loro difesa, ha fatto una buona prestazione. Dia anche oggi ha avuto due/tre situazioni in cui poteva trovare il goal. Io sarei preoccupato se la squadra non tira in porta, ma se ha una produzione offensiva così, questi episodi poi andranno anche in un'altra direzione.

Le è piaciuto l'esperimento di Castrovilli insieme a Guendouzi? Dia è uscito per una questione fisica o per dare coraggio a Noslin?

Dia ha avuto una leggera distorsione alla caviglia, in queste altre partite aveva speso tutto. Tra il primo e secondo tempo gli ho chiesto come stesse e lui mi ha detto “abbastanza bene”, ma ho visto che era un po' in difficoltà, quindi ho cercato di mantenere un po' di profondità con Noslin e poi con Pedro, che per noi è una risorsa importante. Castrovilli è uno dei centrocampisti più bravi che c'è in Italia, ha qualità, corsa, filtrante, passaggio. Questo ruolo lo ha già ricoperto in passato e per me i ruoli del centrocampo può ricoprirli tutti compreso il sottopunta.

Un gioco che i calciatori non riescono a concretizzare

No, noi abbiamo segnato tanto. Prima di questo turno noi eravamo primi per corner, per tiri in porta. Si va avanti su questa strada ed è la stessa strada che porterà tanti giocatori a fare goal. Se tutta questa produzione la trasformiamo in realizzazione lo spero, ma non è facile.

La Lazio continua a giocare con tre giocatori offensivi, più l'attaccante più due esterni di spinta. Non le sembra eccessivo?

No, in questo momento noi abbiamo subito meno ingressi in area e avevamo un percentuale tiro/realizzazione altissima. Cerco di tirare molto in porta, cerco di avere occasioni e nello stesso momento cerco di concedere pochi tiri all'avversario. Finché c'è questo spirito di sacrificio e finché la squadra si adopera per le due fasi è la strada giusta.

Che difficoltà ha ridisegnare la rosa quando mancano dei giocatori

No, quando ho fatto i cambi pensavo di portare la partita a casa. Non mi piace  in questo momento dare alla squadra l'input di abbassarsi  e di tenere un risultato. La squadra deve giocare e trovare l'identità che stiamo costruendo. Cerco di mettere nelle condizioni migliori i miei giocatori, ci siamo arrivati a questo sistema di gioco perché la squadra tirava poco in porta, ora tira.

Ha parlato degli episodi incriminati con l'arbitro?

Il confronto tra noi e loro deve essere sereno, aperto e leale. Come sbaglio io, sbagliano i giocatori, ho dato un mio pensiero. Quello che va corretto è l'interpretazione o sennò dobbiamo correggere noi.

 

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