Il Messaggero | Calciomercato Lazio, questa è la settimana della verità
L'agente di Immobile: “La Lazio in passato ha rifiutato offerte dalla Cina, dall'Italia, dall'Europa e dall'Arabia Saudita”
Una consolidata amicizia e la comune ossessione per i bilanci in attivo inducono all'ottimismo. Come ogni anno, Lotito e Setti sono pronti a chiudere almeno un affare entro il 30 giugno. Stavolta addirittura due, purché si trovi un'intesa sul prezzo giusto. Al momento il Verona fa muro sui 25 milioni per Noslin e Cabal, la Lazio invece non vuole arrivare oltre i 20, compresi i bonus, al di là dell'inserimento o meno di Akpa Akpro.
Setti e Lotito pronti a chiudere entro il 30 giugno
Da giorni i due presidenti trattano al telefono, una percentuale sulla futura rivendita può chiudere il cerchio. In tempi di magra economica si lavora sulle formule e gli obblighi di riscatto. Più fronti aperti per scatenare aste fra venditori e trarne giovamento. Non a caso, il ds Fabiani ha tenuto caldo anche Dia con la Salernitana e il suo entourage, come alternativa al principale obiettivo richiesto da Baroni in attacco. Questa è la settimana della verità, le ultime riflessioni sono partite ieri in una giornata di silenzio dopo il vertice di sabato a Formello.
L'agente di Immobile: “La Lazio in passato ha rifiutato offerte dalla Cina, dall'Italia, dall'Europa e dall'Arabia Saudita”
Dia mette pressione a Setti su Noslin, ma non certo a Immobile, su cui l'agente Moggi rimane perentorio: «Ciro è estremamente attaccato alla Lazio e il club in passato ha rifiutato offerte dalla Cina, dall'Italia, dall'Europa e dall'Arabia Saudita. È un matrimonio che durerà sicu-ramente fino alla scadenza del contratto, il 2026. Il mercato può nascondere insidie e imprevisti, ma andremo in fondo, per quello che è l'amore che lega Immobile alla Lazio».
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