CONFERENZA SARRI - "Partita palesemente difficile, nessun punto perso. I cambi? La squadra fisicamente ha retto bene, non volevo..."
Intervenuto nella conferenza post partita di Verona-Lazio, il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ha commentato il pareggio maturato al Bentegodi per 1-1.
Queste le sue parole:
"Punto perso? Possiamo parlare di una partita difficile. Era palesemente difficile e prevedibile in fase di preparazione, abbiamo affrontato una squadra che porta le squadre sui una partita sporca. L’abbiamo trovata in un momento in cui sta bene e in cui devono accorciare la classifica. Noi l’abbiamo interpretata molto bene se facciamo eccezione per il primo quarto d’ora del secondo tempo. Cammino minato? La mancanza di concentrazione in una partita di questo tipo prendi quattro gol, se si parla di minuti di sbandamento sono d’accordo."
"Io la partita di stasera non la considero altalenante, il rendimento è una buona prestazione in una serata difficilissima fatta eccezione per il primo quarto dora del secondo tempo. Ciro? Sta meglio rispetto alla gara precedente, ragionava in modo migliore. Deve crescere e ha bisogno di minuti in campo, ci ha fatto comodo per far tirare il fiato a Felipe Anderson"
“Quando un problema coinvolge 25 persone contemporaneamente è difficile da individuare a andare alla risoluzione, è importante prenderne atto. Cerchiamo di rientrare in modo diverso rispetto a come abbiamo fatto ultimamente, una pausa di riflessione serve. Cambi? Con l’ingresso di Vecino a livello di fisicità avevamo messo a posto la partita, non volevo rinunciare a Luis Alberto perché mi poteva far uscire da qualche pressione. Non volevo andare oltre, la squadra fisicamente ha retto bene e nel finale mi sembra nettamente in crescita”
“Cataldi ha anche qualcosa, mentre stavamo rientrando al secondo tempo il dottore mi ha detto do un’occhiata a Cataldi che ha subito un brutto colpo al quadricipite. Poi ha perso il pallone e sia una concatenata causa non lo so. Arbitraggio? Milinkovic secondo me ha fatto un miracolo, se avessi giocato io penso che non l’avrei mai finita la partita. È stato bravo, ma non è andato a prendere l’ammonizione. Ha fatto tanta roba”
"Ho temuto il primo quarto d’ora del secondo tempo, nel finale la convinzione di andare a vincere. Salvezza? Dipende da quanto può prolungare un momento di salute fisica e mentale, se continuano così le possibilità ci sono sicuramente”