Archiviato l'esordio stagionale vinto contro il Venezia per 3-1, la Lazio si prepara subito alla prossima sfida di campionato. Sabato alle ore 18:30 la squadra di Baroni affronterà l'Udinese in trasferta, una gara ostica che si rivelerà un'importante prova per i biancocelesti. In occasione di questo incontro, ai microfoni di LazioPress.it è intervenuto in esclusiva l'ex giocatore bianconero Giuseppe Dossena.

Come giudica questa nuova Lazio?

“La Lazio è cambiata, ma era logico. Queste cose come tutti i cambiamenti hanno bisogno di tempo, ma ormai gli allenatori sono preparati anche a questo. Sono in grado di assorbire i nuovi arrivi e di trasmettere le proprie idee in campo. Certo poi ci vuole una Società dietro, i tifosi che facciano la propria parte, e mi sembra che da questo punto di vista alla Lazio ci siano tutti i presupposti per fare una stagione da protaginista.”

Cosa ne pensa della scelta di Baroni in panchina?

"Baroni ha una storia, ha fatto bene, ha dimostrato di avere idee e capacità. Certo è che non si può essere sempre contenti e non si può sempre piacere a tutti, ma a me sembra una buona scelta. Ripeto, dietro ci deve essere sempre una Società forte, la squadra va costruita non solo in base all'allenatore ma ci vogliono altri elementi. A prescidere da questo comunque, a me sembra una scelta giusta.

La Lazio ha perso i suoi tre pilastri, Immobile, Anderson e Luis Alberto…

"È vero, ma sopratutto Luis Aberto e Felipe Anderson mi sembravano desiderosi di lasciare la Capitale già da tempo. Per quanto riguarda Immobile invece, penso si sia trovato davanti ad un'offerta irrinunciabile. I club in questo senso sono troppo scoperti, oggi un giocatore se vuole andare via si reca in sede ed esprime le sue volontà. Per me c'è un problema di base, e cioè che il calciomercato deve finire prima dell'inizio del campionato. Bisogna mettere un freno a certe situazioni che si vengono a creare tra giocatori, procuratori ecc..     Tutti fattori che vanno ad incidere sul lavoro degli allenatori e della squadra in generale. Un alleantore finché non si chiude il mercato è sempre in balia degli eventi, in perenne lotta con chi vuuole rimanere e chi vuole andar via. Non è facile preparare le partite in contesti del genere."

A proposito di mercato, secondo lei la Lazio può ancora fare qualcosa per migliorare la squadra?

“Non so bene in quale zona si potrebbe aggiustare qualcosa, so solo che il mercato offre tante possibilità. L'importante è che si abbia una mappa completa di tutte le situazioni, approfittando delle occasioni rimanendo attenti e vigili. È chiaro che bisogna avere una Società predisposta a fare determinate operazioni. Penso che alla Lazio ci sia abbastanza esperienza per governare questo tipo di situazioni.”

Parlando del prossimo incontro, che partita si aspetta tra Udinese e Lazio?

“L'Udinese è anni che lotta per non retrocedere, vendendo anche meglio di quanto possa comprare. Ha inziato questa stagione con un buon risultato a Bologna. Il nostro campionato ormai non è più il più bello ma il più difficile, perciò le insidie ci sono sempre. I friulani negli utlimi anni hanno dimostrato di avere buoni giocatori e di saper giocare sia partitie fiche che tecniche, mi sembra strano che in classifica rimangano sempre infondo.”

Anche se è presto per giudicare, dove vede questa Lazio in campionato e in Europa?

“È presto per dirlo, però il pubblico e i giocatori ci sono. Da non sottovalutare poi l'insidie delle Coppe, bisogna avere costanza di rendimento in questo senso. Per me la Lazio può comunque dire la sua, anche in Europa League perché no. Le Italiane si sono sempre dimostrate protagoniste in Europa.” 

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