Quattro giocatori in doppia cifra? Per la Lazio di Sarri la possibilità è reale: non accade dal 2014-2015
Dopo 27 partite di campionato, la Lazio ha segnato 54 volte, un numero importante che la colloca al secondo posto per il migliore attacco della Serie A, dietro l’Inter con 60. Oltre al numero di gol fatti, fa riflettere un dato: è dalla stagione 2014-2015, quando sulla panchina biancoceleste c'era Stefano Pioli, che la Lazio non riesce a portare quattro uomini in doppia cifra in termini di gol. L’ultima volta avvenne grazie alle marcature di Miroslav Klose, Parolo, Felipe Anderson e Candreva: il primo a quota 13, mentre gli altri tre a quota 10.
Negli anni i biancocelesti hanno sfiorato questo traguardo in altre tre occasioni. Nel 2017-2018, l’anno della Champions League sfumata all’ultimo a causa del gol di Vecino, quando Immobile ne fece 29, Milinkovic 12 e Luis Alberto 11, ma De Vrij arrivò solo a 6. Un risultato sfiorato anche nel 2019-2020, con Immobile che con i 36 gol fatti si assicurava la Scarpa d’Oro, Correa e Caicedo che erano appaiati a 9, e Milinkovic-Savic fermo a 7. Anche lo scorso anno, nella stagione 2020-2021, i biancocelesti ci sono andati molto vicini: 20 gol per Immobile, 9 per Luis Alberto, 8 per Correa e Caicedo.
Mai come quest’anno l'occasione è stata così ghiotta. Quando mancano undici giornate alla fine del campionato, la Lazio di Maurizio Sarri vanta Immobile a quota 19, Milinkovic-Savic e Pedro a quota 8, e Zaccagni più staccato a 6. Quattro uomini in doppia cifra per gol fatti? Non è un’ipotesi da scartare, con l’occasione di ripetere un grande risultato arrivato l’ultima volta nella stagione 2014-2015. In una stagione definita a più riprese come anno di transizione, sarebbe un buon traguardo da cui ripartire: ci sono undici gare per realizzarlo, a partire da Cagliari-Lazio di questa sera.