CorSera | Lazio, i tifosi sono furibondi: sul banco degli imputati quasi tutti i big, si salva solo Romero
Ai tifosi della Lazio la batosta nel derby non è andata giù. Perché una partita, anche quella più sentita, si può perdere, ma non in questo modo, senza lottare. Sul banco degli imputati sono finiti tutti, ma soprattutto i big: i giocatori dall’ingaggio più alto (tranne Immobile e Pedro), quelli che risolvono i problemi, quelli che da una situazione come quella che si è venuta a creare dopo il primo gol di Abraham avrebbero dovuto trascinare i compagni. «Fortuna che non ha giocato Patric, almeno stavolta non si può dire che è colpa sua», uno dei tanti commenti sui social dei laziali delusi, che spesso avevano accusato il difensore spagnolo (rimasto in panchina per 90’) di essere il responsabile dei disastri difensivi della squadra di Sarri. Neanche l’allenatore è stato risparmiato: sul banco degli imputati, Sarri ci è finito soprattutto per le parole post partita pronunciate a proposito dell’incapacità di reagire alle difficoltà. «E se non ci lavora Sarri su questo problema, lui che vive la squadra tutti i giorni, chi altro dovrebbe pensarci?». E poi ovviamente la società, tornata al centro della contestazione ancora prima del risultato. A proposito di testa, è l’aspetto che troppo spesso ha tradito (non solo quest’anno, ma in tutta la sua carriera) Felipe Anderson, uscito per fare spazio al più piccolo di tutti, il 17enne Luka Romero, uno dei pochi ad averci messo almeno la grinta. «Ecco - un altro commento frequente - Felipe imparasse dal ragazzino. Fino a fine stagione, fateci vedere Romero e non la gente svogliata e che non onora la maglia». La Lazio si ritroverà domani a Formello per iniziare a pensare alla ripresa del campionato, contro il Sassuolo (si gioca sabato 2 aprile alle 18, Genoa-Lazio domenica 10 alle 12.30, Lazio-Torino sabato 16 alle 20.45): non ci saranno i vari nazionali, ma è probabile che Sarri (e chissà, anche il presidente Lotito, arrabbiatissimo) si faccia sentire lo stesso. CorriereDellaSera