Cesar sulla Lazio: "Wilson mi ha sempre trattato benissimo: è storia. Lazzari? Non capisco il perché giochi Hysaj"
Ai microfoni di Radio Radio, l'ex centrocampista biancoceleste Cesar ha parlato del momento della Lazio, soffermandosi anche sul ricordo di Pino Wilson e del progetto giovani:
Sul momento della Lazio - "Luis Alberto si è ripreso, fa cose piacevoli per gli occhi: un giocatore del genere alza l'asticella della squadra, ha tanta qualità ed è cresciuto tanto. Sono il direttore tecnico di una società dilettantistica romana, l'Atletico 2000: c'è un percorso da fare e stiamo migliorando, portiamo ragazzi che hanno un potenziale. Lazzari è un ragazzo che corre e lotta, non capisco questa fissa di Hysaj, che ad oggi dal mio punto di vista non ha mai toccato i livelli di Lazzari: arriva un punto in cui bisogna mandare avanti un altro, come accaduto tra Reina e Strakosha".
Su Pino Wilson e la lazialità - "Pino Wilson mi ha sempre trattato benissimo, è storia: rappresenta chi ha lottato e combattuto, chi ha sbagliato come ho fatto io. Si nasce laziali, ma ci si diventa come è successo nel mio caso. Ho vissuto tante situazioni di difficoltà, di piacere: sono laziale, amante di questa società e dei suoi colori".
Sui giovani e sui migliori compagni ai tempi della Lazio - "Quando lavori su un progetto i risultati arrivano: con i giovani della Lazio sicuramente si può fare meglio, manca la materia in questo caso. Quanti del vivaio arrivano in primavera? Pochissimi. Nel derby in cui ho segnato la Roma aveva valori più importanti ma non basta: bisogna crederci. I più forti con cui ho giocato? Simeone e Crespo. Simeone era mostruoso a livello mentale e di dedizione, mentre Crespo attaccava sempre la palla: aveva grandissima voglia di fare gol".
Sul derby - "Per il derby è fondamentale l'atteggiamento: l'atmosfera sarà tesa. Sulle prime palle bisogna fare le cose semplici, bisogna entrare in partita prima di rischiare".