ESCLUSIVA | Vincenzo Capua: “Mou non ha digerito la sconfitta dell’andata. Contenti per Zaccagni. Pedro? Meglio con Sarri”. E sul derby in famiglia…
Manca sempre meno al derby della Capitale, una data che tutti i tifosi della Città Eterna segnano sul calendario subito dopo i sorteggi di inizio stagione. Una sfida che, classifica alla mano, sà di Europa: i biancocelesti al momento occupano il quinto posto, precedendo di un solo punto i giallorossi. La squadra di mister Sarri vuole continuare il suo percorso di crescita, mentre quella di Mourinho vorrà riscattare la sconfitta dell’andata. Obiettivi simili ma sicuramente intento comune: quello di fare bene in una gara così sentita come Roma-Lazio, il cui fischio d’inizio è in programma domenica alle ore 18,00. In occasione della stracittadina è intervenuto in esclusiva ai microfoni di LazioPress.it il noto cantautore romano e speaker radiofonico Vincenzo Capua, di fede romanista. Si divide tra la musica, con il suo ultimo brano “Polvere” uscito lo scorso inverno, il calcio, sia da vedere in tv che da praticare visto che fa parte della Nazionale Cantati…ed una una famiglia che il derby lo vive 365 giorni all’anno.
Stando agli attuali piazzamenti delle due compagini romane, quanto pensi che potrà incidere il risultato di domenica sulla posizione finale di classifica?
“Sicuramente influirà. La Lazio ora ha scavalcato la Roma e vincendo potrebbe allungare oppure, in caso contrario, i giallorossi potranno sorpassare di nuovo. Ad ogni modo credo che condizionerà soprattutto il morale e quello che poi sarà l’umore per il proseguo dell’anno. Il derby dà una carica emotiva che si trascina fino al termine della stagione. Della sconfitta dell’andata la Roma ne ha risentito anche nelle gare successive; un esito positivo darà uno sprint anche per la Conference”.
L’impegno di stasera potrà pesare sulla prestazione di domenica dei giallorossi?
“La stracittadina dà sempre una motivazione particolare però, in questo momento della stagione, la stanchezza si fa sentire. Scendere in campo oggi toglierà inevitabilmente energie: dovrà essere bravo Mourinho a ruotare i calciatori che giocheranno e, soprattutto, a ricaricarli bene psicologicamente perchè uno stimolo mentale potrà sopperire alla fatica”.
La Lazio non avrà a disposizione Zaccagni: quanto questa assenza graverà sulla compagine laziale? Quanto invece la sua squalifica potrà agevolare i giallorossi?
“Per noi romanisti quel giallo è stato una buona notizie (ride n.d.r); è cresciuto molto nell’ultimo periodo. La rosa biancoceleste è comunque molto buona: oltre ad Immobile, ci saranno Pedro e Felipe Anderson che sono giocatori importanti. A prescindere dall’esterno che sarà assente, la Lazio sarà competitiva”.
C’è il dispiacere di aver ceduto un giocatore come Pedro? “No, secondo me è stata la scelta giusta per lui. Alla Roma non si era ambientato, con Fonseca ha giocato i primi mesi poi è entrato in difficoltà, Mourinho lo ha messo subito da parte: ritrovare un tecnico come Sarri, con cui aveva lavorato bene al Chelsea, è stato uno stimolo per lo spagnolo. E’ andata bene a lui, fosse rimasto in giallorosso non avrebbe reso così tanto come sta facendo”.
Quali sono i punti di forza delle due squadre?“La Lazio gioca bene in ripartenza e velocità, ha calciatori adatti a farlo, e la Roma soffre queste dinamiche. Immobile è in un momento di grande forma, così come Milinkovic, quindi potremo risentirne. Per quanto riguarda i giallorossi, la marcia in più può essere l’alchimia tra Abraham e Zaniolo: nelle ultime gare si cercano molto e si trovano. Entrambi poi non hanno ancora segnato in un derby”.
In panchina ci sono due allenatori tra i più importanti dell’attuale panorama calcistico: quale sta incidendo maggiormente sulla squadra?
“Hanno avuto un percorso similare, partendo con delle difficoltà e facendo poi vedere, piano piano, la loro mano. E’ chiaro che ci vuole del tempo, nessuno ha la bacchetta magica. Serve pazienza per farli lavorare e notare poi il loro contributo. Adesso si sta iniziando a vedere il gioco di Sarri, nella Roma invece si intravedono mentalità e spirito di sacrificio. Mourinho credo stia preparando molto bene la sfida, perchè non ha digerito la sconfitta dell’andata: qualcosa di bello lo inventerà”.
Voi il derby lo vivete tutto l’anno in casa: papà, il dottor Pino Capua, è di nota fede laziale mentre tu e tuo fratello seguite la Roma. Come vivete la stracittadina?
“Saremo tutti all'Olimpico. Stessa macchina sia all’andata che al ritorno, poi allo stadio ci divideremo. L’atmosfera prima della gara non è delle migliori, c’è tensione; al triplice fischio c’è da vedere chi è incudine e chi martello. A volte, se perde la Lazio, papà non si fa trovare all'uscita, noi rimaniamo soli e lui torna con qualcun altro. Il pari porta più tranquillità in famiglia, anche se c’è sempre da valutare come avviene il pareggio”.