Milan-Lazio, Sarri: "A livello di reazione dovevamo fare molto di più, ho visto una squadra sfiduciata invece di crederci"
L'allenatore della Lazio, Maurizio Sarri, è intervenuto ai microfoni di Dazn al termine della sconfitta esterna contro il Milan. Di seguito le sue dichiarazioni:
"L'unico grande rammarico della partita è che noi ci siamo trovati dopo 29 minuti dall'inizio sotto 2-0 senza che la partita fosse nemmeno cominciata. Non c'era stato un tiro in porta del Milan, un tiro in porta da parte nostra. Questo aspetto ci ha condizionato molto la partita. A livello di reazione dovevamo fare molto molto di più, la squadra è sembrata non crederci, se non nei 7/8 minuti finali con una reazione più che altro nervosa, andando al tiro tre o quattro volte.
Dal punto di vista fisico siamo primi in tutte le graduatorie che vengono stilate, fatta eccezione per i picchi di velocità. Su quello è difficile farci qualcosa. Ho visto una squadra all'intervallo sfiduciata, abbandonando la partita invece di continuare a crederci, questo è l'aspetto che più mi ha preoccupato.
In fase di costruzione abbiamo fatto più fatica del solito, senza dubbio. Lo strano della partita di Luis è che sul finale mi sembrava stare meglio, però abbiamo sbagliato troppo. Abbiamo qualche giocatore fondamentale per noi non in condizione fisica e mentale, questo ci mette un po' in difficoltà.
Recupero di Immobile? Ciro è un giocatore che se non fa la partita, non segna, dal punto di vista mentale si accascia un attimo. Penso che fisicamente manchi qualcosa, ma che dovrebbe segnare un gol in questo momento.
Lotito nello spogliatoio? Io non l'ho visto, ero nello spogliatoio dello staff, non so se è andato nell'altro spogliatoio.
Se si guarda il calendario siamo morti. Mi aspetto di fare quattro partite toste, alla ricerca del risultato ad ogni costo e stop. Se pensiamo ci siano partite facili, prendiamo una brutta strada".
Mister Sarri, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio nel post partita di Milan-Lazio. Queste le sue parole:
"L’aspetto condizionante è che dopo mezz’ora eravamo sotto in una gara che non aveva proposto nulla. Poi ho visto una squadra che ha perso fiducia, dando una partita per persa quando invece doveva cominciare. Alla ripresa siamo rientrati rassegnati, mentre mi sono piaciuti i dieci minuti finali quando abbiamo provato a creare problemi al Milan. Abbiamo due o tre giocatori determinanti che ora non sono in condizione: non è un problema di preparazione fisica, abbiamo fatto più chilometri dell’avversario anche oggi. Il primo gol da annullare? Ci siamo abituati, la conduzione dei primi trenta minuti è stata pesante, sembrava volesse indirizzare la partita: forse era così o forse no. Dopo otto falli delle due squadre avevamo due ammoniti con tre falli. Sul gol l’arbitro lì può fischiare, ma dobbiamo pensare al resto. Non è detto che rientrino Cataldi o Vecino, non è che ci siano troppe soluzioni. Mancano quattro partite e tre settimane alla fine: bisogna avere la forza di guardare avanti. Penso che ora sia più produttivo guardare subito in avanti".