È intervenuto l'ex difensore del Parma e del Napoli, Fabiano Santacroce nella trasmissione radiofonica “Lazio Social Club” a Radio Laziale. L'ex giocatore azzurro ha dato le sue impressioni riguardo ai prossimi impegni del Napoli: la squadra di Antonio Conte dovrà sfidare la Lazio per due partite consecutive e a distanza di pochi giorni l'una dall'altra. Giovedì 5 dicembre la squadra di Baroni ospiterà alle ore 21:00 all'Olimpico di Roma il Napoli per gli ottavi di finale di Coppa Italia, mentre domenica 8 dicembre alle ore 20:45 saranno i biancocelesti a volare al Maradona per la quindicesima giornata di campionato sempre contro la squadra partenopea. Di seguito le parole di Fabiano Santacroce.

Ti aspetti un po' di turnover da parte della Lazio?

Sì mi aspetto una partita con qualche cambio, entrambe le formazioni hanno bisogno un po' di rifiatare.

È un obiettivo la Coppa Italia per il Napoli?

Deve essere un obiettivo come per tutti. Ogni grande squadra quando fa una competizione la deve fare per vincere quindi mi aspetto due squadre che vogliono passare entrambe il turno. Vincere la Coppa Italia è sempre bello. 

La Coppa Italia non è mai rientrata nelle priorità di Conte. Pensi che possa accadere in questa stagione?

Credo che la Coppa Italia possa essere un po' lasciata perdere solo se oltre a quella c'è anche il campionato e altre competizioni come la Champions League per esempio, se gareggi in tre competizioni è probabile che possa essere lasciato qualcosa indietro, come la Coppa Italia. Ma in questo caso Conte ha solo il campionato e la Coppa Italia per cui per forza deve essere un obiettivo del Napoli.

santacroce napoli
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Ci possono essere dei condizionamenti quando si gioca con la stessa squadra a distanza di pochi giorni?

Penso sia una cosa odiosa fare due partite di questo tipo così ravvicinate, un po' assurdo. Gli stimoli della gara di ritorno saranno sicuramente altissimi, ma sarà anche una partita diversa. Quando cambiano 4 o 5 giocatori, che solitamente non giocano, cambia molto in campo. 

Durante la tua carriera c'è stato un momento in cui il tuo nome è stato accostato alla Lazio?

L'interessamento c'era stato ma il Napoli non ha voluto parlare con nessuno. Era un periodo in cui tante squadre mi avevano cercato. 

C'è qualcosa di cui tu rimpiangi della tua carriera?

Forse il rimpianto del primo infortunio, dopo cui non sono più riuscito a piegare bene il ginocchio. Mi era capitato a ridosso della chiamata in nazionale di Lippi. L'unico rimpianto era capire dove potevo riuscire ad arrivare.

Pensi che possa salvarsi il Como

Sono molto legato al Como. Spero possa salvarsi ma penso che possa scontare il fatto di avere così tanti giovani in rosa che non conoscono bene il campionato italiano. Confido in Fabregas.

Ti aspettavi questo impatto della Lazio

Mi aspettavo che facesse bene, ma non così bene. La Lazio non ha investito quello che ha invece investito il Napoli. I giocatori sono molto buoni, ma il miste ha dato davvero qualcosa in più. Sono molto contento rispetto a quello che sta facendo, se lo merita.

Sulla questione centrocampo della Lazio

È difficile fare i novanta minuti quando non hai minutaggio nelle gambe, dipende dal metodo del mister. Uno si può allenare quanto vuole, ma è completamente diverso giocare poi una partita. 

Ti piace un difensore in particolare che sta nel nostro campionato? In cui rivedi le tue caratteristiche?

Uno che mi piace molto è Buongiorno. Ci sono tanti difensori italiani molto bravi come Scalvini, Calafiori o Bastoni, che hanno tutti delle grandi qualità ma a livello difensivo quello che ha più aggressività e più testa è appunto Buongiorno, fa dell’intelligenza e dell’aggressività difensiva la sua forza. Può crescere ancora, ma è un ragazzo davvero forte.
 

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