La notizia di ieri ha sconvolto l'intero mondo Lazio e ha coinvolto in prima persona Boulaye Dia: l'ex Salernitana è stato colpito dalla malaria. Intervenuto ai microfoni di Radio Laziale, il virologo Fabrizio Pregliasco ha parlato dei possibili tempi di recupero. Queste le sue dichiarazioni

Dia

Le parole di Pregliasco 

In genere, il tempo di incubazione è di 15 giorni però a seconda del plasmodio, ossia l'agente batterico, può essere anche fino a 30 giorni l'incubazione. L'elemento importante è capire quanto è stata precoce la diagnosi rispetto all'evoluzione dei sintomi. I sintomi diventano rilevanti in funzione della diffusione di questo plasmodio nell'organismo e nei globuli rossi, un'azione che può diventare pesante. 

I tempi di recupero di Dia

Oggi ci sono farmaci molto efficaci, anche se come per gli antibiotici, tutti i farmaci hanno lo stesso problema: per alcuni casi non c'è questa resistenza ai farmaci. Considerando che è una persona giovane ed è un atleta, la malattia si risolve nell'arco di una settimana circa. Può rientrare in 2 o 3 settimane in campo? Secondo me sì. 

Non c'è ancora un vaccino per la malaria ma solo una profilassi attraverso un farmaco da assumere a seconda del principio attivo una volta a settimana, in alcuni casi anche una volta al giorno. La malaria la si può acquisire non solo in zone rurali, ma anche in molte nazioni.

Può viaggiare con la malaria?

Lui non è contagioso quindi non è un problema il trasporto su un aereo. Ci deve essere una valutazione sulle condizioni cliniche. Io penso che in un breve tempo possa rientrare, non nell'immediato.

E' probabile che il giocatore abbia già giocato con la malaria?

Può essere successo nell'ultimo mese, però non parliamo di Covid o di una malattia a trasmissione aerea. Lo sforzo fisico riduce le difese immunitarie, la preparazione atletica e lo sforzo fisico certamente non aiutano. Dia potrebbe aver contratto una malaria di lieve entità.

Nazionali, campo per Rovella e Castellanos contro Belgio e Paraguay
Pablo Murphy: "Sono laziale da bambino. I momenti più belli..."