Il Tempo | Lazio, l'asta non decolla: Milinkovic resta
Le strade non sono destinate a separarsi. Almeno per ora. Milinkovic rimane un giocatore della Lazio. E questo non gli dispiace nemmeno un po'. Se c'è una certezza, infatti, è che il Sergente si trovi benissimo a Roma. Dipendesse da lui, non se ne andrebbe mai. Dall'altra parte c'è l'ambizione del calciatore, del top player, che merita di esprimersi su altri livelli. Il rammarico è tutto qui: se in questi anni la società avesse costruito una squadra all'altezza di Sergej, capace di disputare con regolarità la Champions, probabilmente Milinkovic avrebbe rinnovato a vita. E invece al termine dell'ennesima stagione in cui è stato tra i migliori centrocampisti d'Europa, quella vocina interna continua a rimbombargli in testa. A oggi l'ostacolo principale per la sua partenza è rappresentato dalla richiesta del presidente Lotito, che per il cartellino del serbo continua a pretendere 100 milioni. Una domanda che dalle parti di Formello ritengono assolutamente congrua al valore del calciatore, anche paragonata ai soldi spesi dal Real Madrid (stessa cifra) per portare Tchouaméni alla corte di Ancelotti. L'agente di Milinkovic ha chiesto di poter abbassare le pretese per il suo assistito, ma la sensazione è che se non dovesse arrivare un'offerta da almeno 70 milioni cash (più bonus), il Sergente rimarrà in biancoceleste. L'unica proposta per ora è del Psg, che tramite un intermediario ha sondato il terreno per il classe 1995. Le altre pretendenti sembrano aver virato altrove: il Manchester United, su precisa richiesta di Ten Hag, vorrebbe De Jong del Barcellona, mentre la Juventus ha trovato l'accordo per riportare Pogba a Torino. L'unico campionato di raggiungere cifre del genere è la Premier League. Chelsea e Tottenham giocheranno la Champions il prossimo anno, ma non sembrano interessate al giocatore. Più concrete le ipotesi Arsenal e Newcastle, ma non sono club così allettanti per Sergej.
Intanto oggi sarà una giornata decisiva per capire meglio le condizioni di Carnesecchi. Dopo l'infortunio con l'Under 21 è rimasto tutto in standby: l'azzurrino si è lussato la spalla in un allenamento e non dovrebbe sottoporsi ad alcun intervento chirurgico rimarrebbe fuori per 2 mesi, ma sta comunque completando il giro di consulti per decidere il da farsi. L'ultimo ci sarà proprio oggi. Il portiere di proprietà dell'Atalanta dovrà decidere se optare per la terapia conservativa o finire sotto i ferri. Lotito comunque chiederà uno sconto a Percassi, che per il 22enne vuole 18 milioni. In settimana sono attese anche novità su Romagnoli: è il prescelto per la difesa, da Formello sono sicuri che alla fine arriverà. Nel frattempo si sta sottoponendo ad alcune terapie in una clinica di Aprilia per recuperare al 100% dal suo ultimo infortunio. Vuole farsi trovare pronto quando il telefono squillerà. Il Tempo/Daniele Rocca