L'ex giocatore della Lazio ed ex vice di Mihajlovic, ora talent di Dazn, Dario Marcolin, in un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, è intervenuto sulla sfida di Serie A tra Lazio e Bologna, che si disputerà alle 15:00 sul prato dello Stadio Olimpico. Queste le sue dichiarazioni:

"Cosa unisce Sarri e Mihajlovic? La componente offensiva dei loro sistemi di gioco. Tutta l’abnegazione che hanno nello sviluppo dell’attacco e quindi nel lavoro che portano avanti in quella fase della partita: Sinisa vuole una fase d’offesa sempre con 5 uomini, Sarri produce e crea e attacca in massa. Oltre all’amicizia che li unisce, nata dalla stima reciproca e dal lavoro, sono due allenatori che guardano molto avanti proprio perché oltre alla cura della fase difensiva entrambi pur con moduli diversi cercano sempre di attaccare l’area con più uomini, temi e varianti.

La vera Lazio? Sinisa ha detto che è una via di mezzo. Può essere, non c’è dubbio. Ho visto la Lazio tante volte e anche a Firenze, dove pareva aver trovato linee di gioco sarriane. Il ko subito contro il Milan in Coppa Italia potrebbe però aver rimescolato un po’ di carte, perché ha sorpreso molto il fatto che la Lazio non sia riuscita a macinare il proprio gioco. Rispetto a Firenze, in Coppa Italia Sarri aveva cambiato 5 uomini: l’ipotesi che questo abbia influito sulla sconfitta di San Siro c’è, ma per me è troppo poco per perdere così, detto che il Milan ha fatto una gara super.

Svolta del Bologna all'andata? Potrebbe svoltare anche ora. Sinisa se la giocherà, niente pullman davanti alla porta: ora ha ritrovato uomini e potuto allenare con continuità, visto che a gennaio non è stato possibile farlo. Il Bologna dovrà infilarsi nelle incertezze che il ko a San Siro ha creato nella mente dei laziali. I primi 20’ forse saranno decisivi".

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