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Buona la prima per Igor Tudor. Il neo allenatore biancoceleste ha così commentato la brillante vittoria ottenuta all'Olimpico contro la Juventus, in un'intervista rilasciata ai microfoni di Dazn:

Prima della partita si era fatto dei film di come poteva andare la sfida? E se tra questi rientrava un gol al 90’ che la decideva

No non mi ero fatto film, però il film migliore lo vede in questo modo. Bello all’ultimo secondo fare gol, 1-0, un terzino che entra dentro, bello, non si può partire meglio. Sono contento per i ragazzi, l’hanno interpretata nel miglior modo possibile viste le difficoltà che c’erano: poco tempo, le nazionali, le tante cose nuove. Sono contento che siamo partiti con il piede giusto

Il gol ricorda quello di Provedel. Entrambe le volte la Lazio arrivava da tre sconfitte consecutive e ha risolto la partita così, all’ultimo secondo. Ci crede nel destino?

Esiste il lavoro, esiste una crescita. Sono queste le cose che contano, la statistica fino a un certo punto. C’è solo il presente, ho parlato anche ieri in conferenza, c’è da fare allenamento e la domenica deve essere solo la conseguenza di ciò che è stato fatto

Dalle immagini sembrava quasi che lo volesse segnare lei quel gol

Sì, la non si capisce niente. Bello, sono contento per i ragazzi perché gliel’ho detto prima della gara, se si riparte si riparte in modo serio, senza alibi e senza scuse, andiamo forte. Quel gol è per loro

Tra i tuoi messaggi che hai dato alla Lazio in questi giorni, cosa ti è piaciuto di più questa sera? E una menzione su Kamada?

Daichi ha fatto veramente una gara importante.Mi sembra che questo calcio, per le caratteristiche di gioco che richiedo, è più adatto. È un ragazzo d’oro che si applica, può giocare davanti, a tre quarti, ha molta intelligenza e mi è piaciuto tanto. Mi è piaciuta la voglia di andare forte, di soffrire quando c’era di soffrire, l’energia della squadra. Piano piano aggiungiamo le cose dove dobbiamo crescere, magari un po’ più l’attacco nello spazio dentro l’area e essere più cattivi. Quando insisti su tante cose non ottieni niente, vanno messi i mattoni uno alla volta e poi si cresce con il tempo

Ciro Immobile, dopo le sue parole in conferenza, non ce lo aspettavamo in panchina. Come lo ha visto da un punto di vista psicologico?

Lui lo sapeva, avevamo parlato nei giorni scorsi di questa sera. Era giusto che dopo 2 gol Taty partisse. Però è entrato bene, sono due attaccanti che sono quelli che decidono le gare. Io sono lì per aiutarli e motivarli a fargli fare gol, poi questa cattiveria, che fa la differenza, è cosa loro. Io Ciro l’ho visto motivato, affamato, lui vuole sfruttare al massimo questi due mesi per tante ragioni e io sono contento

Felipe lo hai spostato in 3 posizioni, largo a destra, trequarti, poi sinistra. Questo giocatore è in scadenza, quanto è importante nella tua Lazio del presente e del futuro?

Io su certe cose posso esprimere la mia opinione che è un’opinione straordinaria, lui ha duttilità e mentalità. Un professionista che non si risparmia mai, ha qualità nel palleggio e la corsa, cosa aspettarsi di più? È un giocatore straordinario per me

Da esperto dei gol di testa immaginiamo felice per il gol di Marusic

Un gran gol, da ala vera. Lui mi ha detto che dovevo venire io per fargli capire che lui è un’ala e non un terzino. Ha avuto anche un’altra occasione

L’allenatore croato ha poi aggiunto ai microfoni di LSR:

Oggi in divisa, continuiamo così, abbiamo vinto (ride, ndr.). Gara giusta, abbiamo lavorato poco tempo ma i ragazzi sono stati bravi. Il gol alla fine è il massimo che si poteva avere. Tutto è importante, ma vincere così è una bella emozione. Gli esterno sono molto duttili, possiamo fare tutte e due le fasce anche con le ali. Sono contento con i giocatori che ho.

Questa sera grande gara anche dei difensori, sono stati molto concentrati. Andiamo avanti. I ragazzi la volevano vincere, poi giocare contro la Juventus è una cosa bella. È un bel segnale oggi. Abbiamo fatto 6/7 allenamenti, c'è ancora del lavoro da fare in modo continuo. Con le vittorie si lavora meglio, ma si cresce sempre. Il mio è un calcio un po' diverso rispetto a Sarri, sono cose nuove. Ci vuole tempo ma siamo sulla strada giusta.

 

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