La Repubblica | “L’Uefa ci prende in giro”, Sarri incendia la vigilia
La prima “finale” della stagione, la Lazio la gioca stasera (ore 18.45) a Rotterdam contro il Feyenoord. E Sarri recapita un messaggio chiaro alla sua Lazio: «Lo stadio sarà una bolgia (50mila spettatori, ndr), fare calcoli e puntare al pareggio sarebbe il modo migliore per uscire sconfitti. Invece dobbiamo giocarcela al 101% e cercare di vincere: vogliamo il primo posto». L’altro input è non pensare al derby: «La partita decisiva è quella di Europa League perché è in palio il passaggio del turno in un girone molto equilibrato, mentre la sfida con la Roma non ha nessun significato per la classifica finale». Dalla squadra si aspetta una prestazione di alto livello dopo l’incredibile caduta contro la Salernitana: «Sono stato incazzato per due giorni, non si può fare una stupidaggine (eufemismo, ndr) del genere: abbiamo perso per mancanza di lucidità e nervosismo sull’1-1. Le partite che non aggredisci, le subisci». Anche Milinkovic – rivela Sarri - non si dà pace per l’ammonizione che lo costringerà a saltare il derby: «È ancora arrabbiato, certo. Ribadisco che nella mia carriera non ho mai visto una cosa così, cioè un calciatore punito dopo un’azione d’attacco senza che il difensore abbia toccato il pallone». A proposito: sarà Orsato ad arbitrare il derby, con Mazzoleni al Var.
Ma la furia di Sarri si abbatte anche – o forse soprattutto – sull’Uefa: «È una vergogna che abbia permesso alla Federazione olandese di rinviare la gara del Feyenoord nel loro campionato, gara regolarmente in programma lo scorso weekend. Ci sentiamo presi per il culo, e come noi anche Sturm Graz e Midtjylland».
Agli avversari della Lazio è stato concesso un vantaggio inaccettabile per Sarri, abituato a dire ciò che pensa a costo di aggiungere altri nemici all’elenco già piuttosto nutrito. Arbitri, Lega, Uefa, Fifa: gli attacchi del tecnico biancoceleste non hanno risparmiato nessuno in questa stagione. Si spera che non ci siano ritorsioni, ecco. Sulla formazione, Pedro a riposo (al suo posto uno tra Cancellieri e Romero) e panchina anche per Luis Alberto: «Non è in grande condizione», sottolinea Sarri. Che punta sull’ispirato Zaccagni: «Devo tanto al nostro allenatore – dice l’attaccante – perché con lui ho imparato qualcosa di più in fase realizzativa. E voglio segnare anche al Feyenoord».
Lo riporta La Repubblica.