Il Messaggero | Lazio, cinque bomber in lista: ora Marcos Leonardo insidia Milik e Simeone
All’attacco, subito. Il nuovo bomber è la priorità della Lazio. Sarri è rimasto sin troppo scottato dagli infortuni d’Immobile, dalle poche rotazioni davanti, ormai non parla d’altro: «Sicuramente la prima cosa da fare è andare a prendere degli attaccanti, con quelli che abbiamo non si possono fare tre competizioni e, in questa stagione, si è visto». Si riparte da un altro Ciro. Il cerchio si è ristretto a cinque nomi, sono tutti nella lista consegnata a Lotito: era già stato indicato Rafa Silva a gennaio, vi abbiamo svelato che Arkadiusz Milik è balzato in pole insieme a Simeone, desideroso da tempo di approdare alla Lazio. Sul 29enne polacco pende ancora un diritto di riscatto della Juve a 7 milioni sino al 10 giugno, Sarri ci ha parlato. De Laurentiis invece deve dare l’ok alla cessione del Cholito. Ora la serenità di Immobile non vale più come scusa, il presidente ha promesso un altro bomber vero. Si può scegliere fra una punta esperta o un giovane da 15-20 milioni, ci sono due prescelti all’estero: uno è Santiago Gimenez, che ha colpito Sarri con il Feyenoord. L’altro baby ha appena abbandonato il mondiale sub 20 con il Brasile e si chiama Marcos Leonardo: classe 2003, qualità e senso del gol (doppietta all’Italia), ha incantato tutti a Formello, piace anche a Roma e Sporting, ha una clausola rescissoria da 100 milioni ed è di proprietà del Santos. Eccolo tutto l’elenco ristretto.
BLOCCATO AUDERO - Non solo prime punte, però, Sarri vuole anche rinforzi sull’esterno: Berardi rimane il pallino assoluto (può finire Cancellieri nell’affare col Sassuolo), Hudson-Odoi è stato ricontattato e il Chelsea è disposto a darlo. È già stato salutato Luka Romero, potrebbero servire due esterni se non dovesse essere confermato Pedro, su cui però al momento c’è l’accordo sul rinnovo. A Empoli c’è Baldanzi in gol con l’Under 20, ma è Fazzini il vero obiettivo (al posto di Basic) insieme a Guarino in difesa come baby rinforzo. In porta già bloccato Audero, ma bisognerà piazzare prima Maximiano. Torreira, Ricci e Rovella sono i papabili in regia al posto di Marcos Antonio. Grandi movimenti a centrocampo, è tutto legato ai destini di Milinkovic e Luis Alberto, due nodi che Sarri vuole sciogliere subito. Il serbo non dà indizi su Juve, Milan e Inter e il suo futuro: «9 gol. 8 assist. 700 chilometri. Secondo posto. Champions League. Anche Sergente ora riposa un po’». Dopo il settimo assist e il gol di fine anno da giocatore biancoceleste più utilizzato, il Mago invece gioca sull’incastro: sbandiera un’offerta big dall’estero, la voglia di restare a Roma, ma solo ereditando (con il rinnovo sino al 2027) lo stipendio di Milinkovic, da 3,5 milioni più bonus. Appuntamento con il suo entourage a brevissimo, Lotito sta riflettendo e Sarri non pone nessun veto. È chiaro che il Comandante si terrebbe tutti i big ma, con un budget economico limitato, anche a malincuore bisogna fare delle scelte per non pregiudicarne altre dopo. Perché anche il monte-ingaggi biancoceleste non consentirà chissà quali margini con il diktat della Uefa sul bilancio. Zielinski e Loftus-Cheek (ormai vicinissimo al Milan) peserebbero più del sogno Frattesi, ma lì il problema è un cartellino da almeno 35 milioni e una concorrenza d’altissimo livello.
MONITORATO ZANOTTI - Non arrivano conferme da Milano su assalti a Marusic, Lazzari resta più in bilico. Se l’Inter dovesse bussare (non solo per l’affare Acerbi), la Lazio gradirebbe contropartite come Fabbian e il terzino Mattia Zanotti, visto che la permanenza di Luca Pellegrini è legata a uno sconto sostanzioso (di 6 milioni almeno) sul riscatto. Il Messaggero/Alberto Abbate