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Sono giorni caldi per la Lazio in cui serve chiudere alcune trattative per cercare di consegnare a Baroni una rosa quanto più possibile completa in vista del ritiro di Auronzo di Cadore. Ieri è stata presentata la nuova maglia, nelle prossime settimane verranno svelate le altre, servirà poi presentare il tecnico ed immergersi sotto le Tre Cime di Lavaredo per non perdere tempo e non commettere gli stessi errori fatti in passato.

Con César, intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni, abbiamo parlato della particolare situazione che sta vivendo la Lazio da almeno due mesi a questa parte per poi immergerci nei ricordi di quella Lazio che ha fatto innamorare tutti.

L'intervista in esclusiva a César

 

Farei un veloce passo indietro all’ultima giornata di campionato della Lazio, dove la squadra esce tra i fischi dello Stadio. Da lì a poco Tudor avrebbe rassegnato le dimissioni: Cosa non ha funzionato con il tecnico croato?

A me Tudor non dispiaceva, è stata una soluzione purtroppo dovuta dalla gestione e dai comportamenti che condizionano tutta la società, è stata una scelta fatta tardi perchè dopo aver mandato via Tare per tenere Sarri vedendo la squadra che non lo seguiva più da tanto tempo e vedendo la rottura dentro lo spogliatoio c'era poco da fare. Però è stata portata avanti e ha condizionato tutto il sistema della Lazio e poi il cambiamento è stata una scelta forzata perché non c'erano i nomi giusti per sanare il danno fatto e portare avanti il progetto Tudor. Non mi dispiaceva ma è la gestione che deve essere messa in discussione per la presunzione di voler gestire come se la Lazio fosse un giocattolo, ma la Lazio non lo è!

Poi la scelta di Baroni… Come l’hai interpretata? Ti piace? Può far bene la Lazio?

Baroni ha fatto senza dubbio bene a Verona però nella Lazio sicuramente ha accettato delle condizioni che sono quelle che non la fanno crescere e questa è stata una delle cause per cui Tudor non è rimasto e così diventa un problema serio. 

Poi c'è stata la contestazione a Lotito: tu eri un giocatore della Lazio nei primi anni della sua gestione, che presidente è?

Gestire una società non è un semplice far tornare i conti, gestendo così il club è riuscito ad avere anche dei successi è indubbio, ma con questa amministrazione allontani la gente non solo dalla Lazio ma proprio da te. Sarebbe davvero semplice non dico neanche accontentare perché brutto, ma essere più cordiali, più flessibili, capire che c'è un popolo, una tifoseria, un amore per questa maglia, una storia di persone che danno seguito a questa squadra. La Lazio non è un'azienda comune, sono d'accordo che serve far tornare i conti per evitare problemi come quelli di altre società, ma l'ego non ha prezzo, per come ha sempre gestito la società si vede che a lui non importa. Non c'è il piacere di avere un personaggio che usa la Lazio che semplicemente la vede come un numero.

 

Tu hai fatto la tua carriera sulla fascia e il ruolo dei terzini è un problema nella Lazio attuale, Come ti sembrano quelli della Lazio? Cambieresti qualcosa? 

Serve migliorare: Lazzari mi piace tanto perché spinge, Pellegrini anche mi piace seppur sia giovane, Marusic ha questa forza fisica, questa corsa ma quando parlo di Lazio io torno indietro nel tempo dove c'erano giocatori di molta più qualità, personalità e tecnica a rappresentare questa maglia ad un alto livello. Giustamente i giocatori vanno poi inseriti in un sistema di gioco, perchè un conto è mettere giocatori che hanno dei limiti oppure che hanno potenziale, diciamo di medio livello, nelle condizioni di cercare di fare bene in un gioco che funzioni, un conto è non farlo ma qui si ritorna sempre al discorso della gestione, di interessi, di comportamento e di polso, alla fine però decide sempre Lotito e non va bene.

Tu hai anche indossato la fascia di capitano della Lazio e ora siamo di fronte ad una situazione in cui molti leader hanno lasciato la Lazio…

Essere capitano è un onore, è un piacere, deve essere un orgoglio. Tu capitano rappresenti la squadra davanti alla gente, alla stampa, alla società stessa. In questo momento alla Lazio è un discorso purtroppo più simbolico e sottolineo purtroppo perché non è bello trovarsi in una società gestita in questo modo, in queste condizioni con tutte queste uscite dove si perdono tanti valori tecnici e in cui ci sarà un cambiamento. 

A proposito di calciomercato…

Vedremo più avanti come si svilupperà il mercato per farci un'idea di quella che sarà la stagione della Lazio anche se finché non si vede all'opera la squadra si rimane sempre nel campo delle opinioni. Penso che verrà ringiovanita la rosa, ma servono dei valori che possono fare caso ai moduli di gioco del nuovo mister e da lì si riparte e sarà difficile sperando che vada sempre bene e che si possano ottenere risultati importanti magari lanciando anche qualche giovane interessante e cercare di fare il meglio fronteggiando questi problemi che complicano molto la situazione.

Passando alla sezione amarcord: qual è il primo ricordo che ti viene in mente quando ripensi agli anni alla Lazio?

Il primo è meraviglioso perché mi vengono subito i brividi. Sono arrivato alla Lazio quando era la squadra Numero 1 del ranking, per indossare la maglia della Lazio dovevi aver fatto almeno due/tre anni di Nazionale e poi eri una scelta tra tante e quando venivi preso dovevi metterti zitto a lavorare perché giocavi per una squadra Top nel mondo e oggi non lo è e questo mi dispiace molto.

Curva Nord

Mentre adesso Cesar quali progetti ha? 

Ora ho la Cesar Football Academy, un centro di formazione dove personalmente vado a fare degli stage. Insieme alla CunCompany, la mia agenzia che mi sostiene, abbiamo la nostra immagine con la Nazionale Brasiliana Master di Beach Soccer con cui mi trovo adesso a Sharm el-Sheikh a fare dei tornei contro le altre Nazionali. Giochiamo anche in Italia a Milano, a Vasto, a Fiumicino dove ci saranno altri tornei. Siamo presidenti della Brasil Sport's Legend e disputiamo tornei di calcio a 5 e tornei universitari, entreremo anche al torneo di Bobo Vieri col nostro nome insieme ad altri colleghi. È un modo per tenersi sempre attivi e fare comunque di ciò un lavoro. Abbiamo fatto tanto per le maglie che abbiamo indossato e ora cerchiamo di dar seguito a ciò che abbiamo fatto.

Magari in futuro ti ritroveremo alla Lazio…

La vedo molto difficile al momento (ride ndr.)

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