Come riportato dal Corriere dello Sport, quando Sarri aveva chiesto a Immobile di diventare il nuovo Altafini, entrando nei minuti finali e decidendo le partite, il capitano aveva declinato l'offerta; in quel caso Ciro, entrato dalla panchina, aveva deciso la partita contro la Fiorentina segnando il rigore decisivo al 95'. Martedì subentrato al Taty ha siglato una magnifica doppietta nel giro di 3 minuti. Casualità o meno, sembrerebbe reale il paragone con Altafini, quantomeno per la capacità di determinare a gara in corso. Contro il Celtic, dalla panchina, Immobile ha potuto studiare gli avversari, poi entrato in campo fresco e vivace, a differenza dei suoi avversari, li ha infilati con cinismo. D'altra parte il piano partita di Sarri era noto, partire con ritmi alti stancando la velocità e fisicità degli scozzesi per poi sfruttare la brillantezza ed esperienza di Immobile nel finale.

Tornando al paragone con Altafini, José arrivò alla Juventus praticamente a fine carriera accettando, dunque, di subentrare dalla panchina; Ciro oggi non è a fine carriera, ma in un calcio dove i 5 cambi e il turnover la fanno da padrone ha accettato le scelte del mister e ha capito il momento delicato della squadra e l'esigenza di tirare il fiato. Immobile viene da un anno pieno di infortuni e qualche mese fa Sarri aveva deciso di far entrare Ciro in un programma di gestione e alternanza con Castellanos per evitare nuovi stop. É anche vero, però, che il capitano ha giocato titolare con la Salernitana, nel derby e contro il Feyenoord, segnando il gol decisivo. La verità è che sono tutti i suoi gli ultimi gol segnati dalla Lazio. Ora è arrivato a quota 203 e sommando i precedenti gol in Champions, durante la gestione Inzaghi, sono 8 gol in 10 partite, 12 in 20 se sommiamo tutte le partite giocate da Immobile in carriera nella massima competizione europea, anche se le comparse con Juventus e Siviglia rovinano la media.

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