Dopo le cinque vittorie consecutive arrivate tra Serie A e Coppa Italia, lo scorso venerdì la Lazio non è stata all'altezza della sfida contro l'Inter di Supercoppa italiana, valida per l'accesso alla finale della competizione. Novanta minuti in balia di un avversario chiaramente superiore, la cui forza non giustifica una prestazione pessima sotto ogni punto di vista: dalle occasioni concesse sin dall'inizio, passando per una fase offensiva tornata ad essere sterile, il tutto abbinato ad un atteggiamento difficile da giustificare.

Già dalla prossima domenica avranno l'opportunità di tornare a far bene, quando ospiteranno all'Olimpico il Napoli di Walter Mazzarri, impegnato questa sera nella finale di Supercoppa dopo il 3-0 rifilato alla Fiorentina. Le premesse della sfida non sono le più rosee in casa biancoceleste, dopo le squalifiche di Immobile e Zaccagni rimediate nella gara contro il Lecce. Per un reparto offensivo mai stato particolarmente brillante fino a questo momento, Maurizio Sarri si affiderà ai pochi rimasti in avanti: guardando con ottimismo al pieno recupero di Castellanos, ai lati dell'ex Girona potrebbe agire Felipe Anderson e uno tra Pedro e Isaksen. Nonostante le tante stagioni in maglia biancoceleste, Felipe Anderson vede in Napoli e Juventus le due big contro le quali non ha mai trovato la via del gol. Fino alla scorsa stagione questa statistica lo vedeva "protagonista" anche per ciò che riguardava il Milan, sfatando il tabù siglando la quarta rete del poker rifilato ai rossoneri. In quattordici gare contro il Napoli, Felipe Anderson ha messo a referto cinque assist, per un bilancio complessivo che gli ha visto collezionare quattro vittorie, due pareggi e otto sconfitte in quattordici sfide. Con l'assenza di Zaccagni spetterà al brasiliano cercare di portare imprevedibilità al tridente di Maurizio Sarri, considerando lo stato di forma non proprio ottimale di Pedro e Isaksen: il danese era stato una pedina chiave della rimonta casalinga con il Frosinone, salvo poi perdersi tra le sfide con Roma e Lecce.

"Ha giocato 126 partite consecutive con me, dal punto di vista potenziale merita grandissimi club, la sua carriera ha avuto momenti no che fanno parte del "pacchetto" Felipe Anderson, ma è un giocatore di cui sono innamorato, soddisfa il mio senso estetico". Queste le parole del tecnico toscano sul brasiliano al termine di Lazio-Lecce, ennesimo attestato di stima verso un calciatore da sempre stimato, che domenica sarà chiamato a dare tanto in uno scontro diretto per l'accesso alla prossima Champions League.

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