Il Messaggero | Lazio, furia Sarri: tutti sotto esame. E sul mercato...
Prendi 1,5 milioni e scappa da Riad. È andata esattamente come aveva previsto Sarri, che non immaginava però certo questa figuraccia in semifinale, nonostante fosse stato molto critico sul nuovo format della Supercoppa. La bella Lazio delle cinque vittorie consecutive in Italia si scioglie al caldo d’Arabia proprio contro l’Inter con cui il 17 dicembre aveva rimediato l’ultima sconfitta. Stavolta è diversa, è una disfatta che manda su tutte le furie i tifosi e la società: «Dopo tre minuti si è capita l’antifona, la Lazio non c’era. Purtroppo rimangono ciclici, i black out di questa squadra. Nello spogliatoio ho detto che così non si acquisisce mai una mentalità definitiva», spiega Sarri, senza altre ammissioni di colpa. Perché il tecnico non crede di aver trasmesso svogliatezza, in hotel ha provato a inculcare per giorni la ferocia, nonostante i suoi sbuffi per questo impegno dispendioso in mezzo alla difficile risalita in Serie A. Il pensiero del ritorno in Champions ha comunque dato alla testa a tutti, basti vedere anche le prestazioni horror degli inesauribili giovanotti Guendouzi e Rovella. Lotito e Fabiani sono sempre più delusi e arrabbiati soprattutto con la vecchia guardia, ora non basta più solo una strigliata. La rivoluzione di giugno era già nell’aria, adesso sotto traccia inizia un’accelerata.
I RINFORZI IN ATTACCO - Basta un Senatore nella Lazio. Non è un caso che si stia lavorando per accaparrarsi Rafa Silva a parametro zero (sfidando il Milan in agguato) con Felipe Anderson pronto a raggiungere la Juve da svincolato. Bisognerà trovare un accordo per salutare il vecchietto Pedro (sciagurato sul rigore nerazzurro), a cui è scattata l’opzione di rinnovo per un altro anno. È stato offerto El Ghazi, Lotito valuta addirittura adesso un inserimento in un attacco, a segno appena 11 volte nelle ultime 10 gare, troppo poco. Castellanos rientrerà domenica col Napoli in campionato, dove non ci saranno per squalifica Zaccagni (out nel riscaldamento per un alluce ancora gonfissimo) e Immobile, apparso a Riad dalle parti di Sommer solo nel finale con un gol annullato. Tifosi furiosi per i suoi sorrisi con l’ex allenatore Simone Inzaghi al triplice fischio, più che per la prestazione sotto tono. Ciro ha perlustrato l’Arabia per il prossimo anno, quando il suo stesso entourage potrebbe portare Simeone per sostituirlo a Formello.
LA PAZZA IDEA DEL RITORNO - Scende di nuovo il gelo con Luis Alberto: Sarri è furioso per il modo in cui è entrato e ha regalato all’Inter il 3-0. Un errore avergli rinnovato il contratto sino il 2028 per strapparlo alle mire degli sceicchi, conoscendo gli alti e bassi dello spagnolo. Kamada non si è integrato e ha solo la testa all’addio. Sarri ora chiede gente che corra, giovani rampanti in cerca di gloria con la Lazio. Invoca da mesi Ferguson e Colpani, forse destinati a rimanere solo un sogno. Fazzini è un vecchio pallino, Casadei è un’occasione ma non convince del tutto il ds Fabiani, nonostante le caratteristiche ricordino quel Milinkovic, tanto rimpianto. Rimpianto reciproco: ieri Sergej si è catapultato in aeroporto a Riad a mezzogiorno per abbracciare il resto della squadra e dello staff, che non era riuscito a salutare venerdì sera allo stadio. C’è la pazza idea in serbo confidata ai compagni e a Lotito: «Mi mancate tanto. Vorrei tornare alla Lazio». In un anno ha guadagnato 20 milioni all’Al-Hilal, ma è già stufo: ci sarebbe una clausola/penale da pagare in caso di scudetto col club arabo. La rivoluzione con il passato non esclude un clamoroso ritorno al futuro con un nuovo progetto. Il Messaggero/Alberto Abbate