Il Messaggero | Lazio, Sarri chiede aiuto: il tecnico invoca rinforzi
Non c’è la svolta europea, così la strada diventa sempre più ripida. Non c’è continuità, non c’è logica. Nemmeno Sarri la trova, ma pensa ancora che l’ultima curva sia vicina. Nessuna resa da parte sua. Anzi, lo stuzzica l’impresa. Anche se ora, a 9 punti di distanza in campionato dal quarto posto dell’Atalanta e con un possibile spareggio europeo proibitivo di febbraio (17 e 24), diventa sempre più serio il pericolo del fallimento del suo ritorno in panchina. Lotito ha fiducia, ma ora è Sarri ad aver bisogno di un aiuto concreto dalla società. I rinforzi promessi a gennaio, adesso sono fondamentali per non gettare al vento un’intera annata. In primis, serve una punta (Botheim del Bodo in pole, Kalinic è un’alternativa), perché non è possibile non trovare mai la porta, quando Immobile non segna. Ieri Ciro si è allenato, ma anche domani dovrà convivere col dolore al ginocchio a Reggio Emilia. Vavro intanto si sfoga: "Il club ha deciso di farmi restare altri sei mesi per le regole finanziarie legate agli stranieri in Italia, ma non sto bene e a gennaio andrò via". Sarri chiede un altro centrale al suo posto (occhio a Rugani e Ferrari),ma il terzino sinistro resta la priorità. Senza qualificazione europea (prolungamento automatico) finirà anche il 39enne Pepe Reina a scadenza, e Sarri ha già chiamato il Chelsea per Kepa. Neto e Diego Costa in alternativa. Intanto, niente più porte girevoli, fatta la scelta per Reggio Emilia. Anche grazie a Thomas sono tornati i tre punti in trasferta, ne servono altrettanti sul piatto alla cena di Natale al St Regis di martedì sera. Lotito rivuole la vittoria, ha perso 2milioni senza il primato del girone in Europa. Ora però aspetta la cessione della Salernitana e magari potrebbe destinare ai regali di Sarri una parte della ricompensa. Prima di fine anno invece potrebbe incontrare l’assessore Alessandro Onorato per il discorso Flaminio, il cui acquisto rappresenterebbe un dono eterno alla tifoseria. Il Messaggero.