Rome Video Game Lab, al talk sul calcio virtuale il prof. Grauso: “Meno influencer e più educazione digitale”
Inclusione, integrazione, socialità, opportunità uniche e nuove prospettive del gioco online. Sono questi gli aspetti dibattuti nel weekend nel talk intitolato "Il calcio virtuale come strumento di inclusione sociale: opportunità, sviluppi e stato dell'arte nelle attività promosse dalla Figc–Lega Nazionale Dilettanti”, andato in scena al Teatro Studio Brogna dell’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” di Roma, dove è in programma la sesta edizione del Rome Video Game Lab, il festival dedicato ai videogiochi. Un evento che ha attirato l'attenzione di migliaia di giovani appassionati e che rappresenta un importante momento di aggregazione e di dialogo tra il mondo dell'intrattenimento digitale e quello culturale. Al talk hanno partecipato Santino Lo Presti (Presidente della Commissione LND eSport), Giovanni Zannola (Consigliere Assemblea di Roma Capitale - Psicologo e docente presso Unicusano), Giampaolo Nicolasi (Capo struttura di Comunità Incontro Onlus), Giovanni Sacripante (direttore Divisione Paralimpica & Sperimentale della FIGC), Luigi Botti (Area Revenue FIGC- Sales Licensing, Merchandising & eSports), Marco Vigelini (fondatore di Maker Camp) e Luigi Caputo (Presidente di OIES - Osservatorio Italiano Esports) e Aldo Grauso (Coordinatore Tavolo Tecnico sul Bullismo e Cyberbullismo di Roma Capitale e Advisory Board della LND) Quest’ultimo nel corso del suo intervento ha sottolineato: “Progetti come quello del Dipartimento ESport della LND sono funzionali alla crescita dei ragazzi, fungono da filtro per educare al digitale - altrimenti sarebbe il caos per queste generazioni - esattamente come stiamo progettando con le scuole di Roma in sinergia con Ministero dell’Istruzione del Merito per quanto riguarda aspetti di educazione emotiva”.