Atalanta-Lazio| Analisi tattica e limiti della Lazio
Ieri al Gewiss Stadium L'Atalanta ha annichilito sotto ogni punto la Lazio per 65 minuti rifilandole 3 gol. Analizziamo alcuni dettagli dal punto di vista tattico:
LAVAGNA TATTICA Gasperini ha vinto il match riuscendo ad evadere velocemente dal pressing avversario, alzando il baricentro della squadra ha imposto il suo gioco fisico e di alta intensità alla Lazio. Come confermato anche da Gasperini la soluzione vincete provata e riuscita contro la Lazio era lo scarico veloce sulle fasce, trovando soluzioni immediate; cosa che non è accaduta per la Lazio a dimostralo sono i dati raccolti nel post partita dei due Terzini che hanno sofferto terribilmente, perdendo troppi palloni, Marusic 15 e Lazzari 8. Quest'anno impedire alla Lazio di giocare dal basso significa toglierle ossigeno e organizzazione, non sembrano esserci soluzioni differenti come poteva essere nella passata stagione con le palle alte su Milinkovic-Savic offrendo alternative alla squadra. Provedel ha provato più volte il passaggio lungo rasoterra a servire Castellanos che veniva incontro spalle alla porta, ma il numero 19 non riusciva a tenere il pallone a causa della repentina pressione del centrale dell'Atalanta che lo seguiva fino a metà campo. Il vero problema sembra essere la fase offensiva, l'area non riesce ad essere riempita e troppo spesso la punta è isolata dal gioco. Sarri ha provato a cambiare qualcosina lasciando che Isaksen entrasse di più dentro al campo affiancando così il Taty e lasciando libera la fascia a Lazzari. Felipe Anderson all'inizio aveva preso bene le misure superando più volte alle spalle l'esterno Holm, però troppi errori nei primi controlli. La squadra non fatica a creare azioni offensive, alcune volte anche pericolose, il problema viene negli ultimi 30 metri dove le scelte sembrano limitate e manca concretezza sotto porta. La gara dal punto di vista difensivo è stata disordinata, fattore particolare perché conosciamo quanto il mister ci tenga all'organizzazione della retroguardia e quanto l'anno scorso ma anche quest'anno in certi momenti la difesa sia stata fondamentale. Male le marcature di Gila e Romagnoli che hanno entrambi colpe sul primo gol di Pasalic. In conclusione, sappiamo che Sarri conosce solo il duro lavoro per rispondere ai momenti di difficoltà, sarà importante ritrovare da subito la linea difensiva per poi velocizzare il gioco che quest'anno non decolla, probabilmente anche a causa di alcuni interpreti non ancora adatti.