In attesa dell'inizio del campionato della prossima domenica, quando la nuova Lazio di Baroni affronterà all'olimpico il Venezia, continuiamo a ripercorrere le passate estati di calciomercato dal 2004 ad oggi, stavolta analizzando la strategia estiva della stagione 2018-2019.

Le uscite

Dopo la Champions League persa all'ultima giornata contro l'Inter al termine del campionato precedente, la Lazio andò incontro ad un calciomercato di rivoluzione in ogni reparto. La fine della stagione precedente è stata fortemente condizionata dalla questione contrattuale legata a Stefan de Vrij, che in estate passa all'Inter di Spalletti da svincolato. A lasciare Roma è anche Felipe Anderson, con il brasiliano che dopo diversi anni si separa dalla Lazio per approdare al West Ham, per una cifra intorno ai quaranta milioni di euro che sancisce il suo passaggio in Premier League. In avanti saluta anche l'ex Manchester United Nani, dopo una stagione in chiaroscuro chiusa a tre gol in poco meno di venti presenze. 

Il mercato in entrata

Tra i pali arriva Silvio Proto come riserva di Strakosha, mentre in sostituzione di De Vrij arriva dal Sassuolo Francesco Acerbi, centrale di esperienza particolarmente gradito da Simone Inzaghi. Sulle fasce arriva dalla Liga Riza Durmisi, dopo la sua esperienza al Betis, per un calciatore che non lascerà un ricordo di rilievo nella sua esperienza a Roma. In mezzo al campo arriva da svincolato Milan Badelj dopo gli anni a Firenze, oltre a Valon Berisha dal Salisburgo, dopo essersi messo più che in mostra nella doppia sfida alla Lazio. In avanti il sostituto di Felipe Anderson scelto è Joaquìn Correa, con l’argentino che torna in Serie A dopo l’esperienza al Siviglia. A gennaio è Romulo il rinforzo designato per le corsie laterali a disposizione di Inzaghi.

I risultati 

La stagione si rivela piuttosto incolore dal punto di vista dei risultati in campionato: i biancocelesti chiudono la propria Serie A all'ottavo posto in classifica, con le ultime giornate di campionato destinate a preparare al meglio la finale di Coppa Italia raggiunta. Per arrivare all'ultimo atto della competizione, gli uomini di Inzaghi eliminano Novara, Inter e Milan, per poi battere all'Olimpico l'Atalanta di Gasperini. Particolarmente decisivo fu proprio Correa, prima con il gol qualificazione a Milano contro gli uomini di Gattuso, e poi siglando la rete del due a zero contro gli orobici. Deludente anche il percorso in Europa League, che vide i biancocelesti chiudere al secondo posto il girone con Apollon Limassol, Eintracht Francoforte e Marsiglia, per poi essere eliminati ai sedicesimi dal Siviglia, con due sconfitte tra Stadio Olimpico e Ramòn Sànchez-Pizjuàn.

CdS | Lazio, Folorunsho tentazione irrestistibile
Di Marzio: "Ecco quando la Lazio incontrerà gli agenti di Dia per chiudere…"