Salernitana-Lazio, Sousa in conferenza: “Difficile iniziare con la Lazio”
Alla vigilia di Salernitana-Lazio il nuovo allenatore granata Sousa è intervenuto in conferenza stampa. Queste le sue parole:
“I concetti e le idee contano più dei numeri. Non è in una settimana che puoi cambiare comportamento. Nicola ha lavorato in un anno, tutte le idee sono vincenti e io ho le mie. E sono altre. Voglio una squadra corta, intensa ,forte sul piano mentale. Il pressing deve essere una nostra caratteristica, così come la voglia di recuperare subito il pallone. La mia Salernitana deve controllare il gioco, ricercare la fase di possesso. So benissimo che è difficilissimo chiedere questo quando parti affrontando la Lazio. Dico, però, che tutto quello che è stato il passato recente va messo da parte. Se ci sono stati errori dico che...può succedere. Io voglio vedere triangolazioni, gestione del possesso, proposizione nella metà campo avversaria. Per me la Salernitana è una delle migliori rose del campionato a livello offensivo. In una partita ci sono diversi momenti di gioco, proponendoci e garantendo movimento continuo ci possiamo togliere le nostre soddisfazioni. So che ci saranno errori, sono appena arrivato. Ho percepito però la voglia di migliorare nella costruzione. E' obbligatorio alimentare i nostri attaccanti. Il modulo è relativo. So che la rosa è stata costruita per una linea a cinque, cercherò di non disperdere le cose buone che sono state fatte".
Chi giocherà in porta tra Sepe e Ochoa? "Ho parlato con entrambi, tutti devono essere disponibili. Hanno caratteristiche diverse, vedrò il lavoro durante la settimana e deciderò di volta in volta in base alla strategia della partita e alle peculiarità dell'avversario. In queste prime gare non c'è un titolare. E' chiaro che c'è in rosa un calciatore come Ochoa che lascia la famiglia, che arriva in un altro Paese...è ovvio voglia dare il suo contributo. Si è messo a disposizione del mister e della squadra, vedo che stimola i giovani ed è un esempio. Ha l'esperienza giusta".
Dia out, come si può sbloccare il tandem Piatek-Bonazzoli che sta faticando sul piano realizzativo? "Dia è fondamentale, può competere a livello internazionale. Vogliamo convincerlo a sposare un progetto a lungo termine, anche per questo vogliamo salvarci il prima possibile. Purtroppo si è fatto male, però mi fido degli altri che hanno altrettanta qualità. Può darsi che recupererà per Monza, la scelta di non convocarlo deriva dalla volontà di non correre rischi. Poteva darci qualcosina già per domani, ma preferisco integrarlo progressivamente. Non perde la forma fisica in sette giorni, anzi può ricaricare le batterie. Farò una buona rotazione per far sì che tra di loro si affini l'intesa. Per consentire agli attaccanti di segnare bisogna mettere in campo una squadra che sappia creare. Voglio superiorità sulle fasce, è mio compito farli agire a ridosso della porta avversaria".