Il Messaggero | Taty e Raspadori all’ombra di Ciro
Taty e Raspadori, due attaccanti che oltre al ruolo hanno un’altra cosa in comune: uno è il vice di Immobile con la Lazio, l’altro lo è con la Nazionale azzurra. Si ritrovano ora essere protagonisti in un big match dal peso specifico ai fini della rincorsa Champions, visto l’infortunio del capitano della Lazio e l’impegno in coppa d’Africa di Osimhen. Negli ultimi tre anni, la sfida, è sempre stata proprio tra i due bomber assenti, come fu per giunta all’andata quando non riuscirono a timbrare il cartellino. I biancocelesti alla fine sbancarono il Maradona grazie alle reti di Luis Alberto e Kamada, unico squillo del giapponese in un campionato dove è sembrato per la maggior parte del tempo un pesce fuor d’acqua. Per lui probabile anche un addio anticipato a giugno (Bundesliga o addirittura il Giappone nel suo futuro).
Ora il “Taty”, tornato dall’infortunio rimediato nel derby di Coppa Italia, è chiamato a suonare la carica. Per l’argentino un inizio difficile, con a referto 2 gol e 3 assist. Come lo è stato per tutti gli altri attaccanti prima di lui, essere chiamati per fare il vice di Immobile non è mai un ruolo semplice da svolgere: solo Caicedo è riuscito a interpretare egregiamente il ruolo, riuscendo a entrare nei cuori dei tifosi a suon di prestazioni. Muriqi all’epoca fallì miseramente, nonostante l’esborso di 20 milioni nelle casse del Fenerbache. La società nell’ultima finestra di mercato estiva ha deciso di investire quasi la stessa cifra per Castellanos, prelevato dal Girona dopo aver collezionato 13 gol in stagione (di cui 4 al Real Madrid). La presidenza e i tifosi si augurano però che, oltre a fare il vice, possa rappresentare anche un punto di riferimento per il futuro prossimo.
Il Taty, nonostante le poche reti, si sta dimostrando un abile palleggiatore e poco prima dell’infortunio sembrava essere entrato in un buon momento di forma. La sua grande dote è quella di saper legare bene il gioco attraverso sponde e tocchi di qualità. Raspadori invece sta trovando sempre meno spazio a Napoli ma vista l’assenza di Simeone potrà rilanciarsi. Spalletti sta aspettando di capire come e quando Immobile potrà tornare sui propri livelli, ossia alti, ma nel mentre si guarda intorno e sta monitorando Scamacca, Kean (in partenza, destinazione Atletico Madrid) e proprio Raspadori, giocatore con cui ha vinto uno scudetto a Napoli e di cui difficilmente si priverà, nonostante lo scarso stato di forma del 23enne.
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