Mercato 2014-2015, le mosse della prima Lazio di Pioli
Dall'arrivo di Stefan de Vrij a quello di Marco Parolo, passando per Dusan Basta e Filip Đorđević
Dopo aver ripercorso l'annata successiva al 26 maggio, vediamo oggi quanto fatto dalla Lazio nel corso della stagione 2013-2014, con diversi arrivi sul mercato, per una stagione che avrebbe poi riservato tante sorprese insperate. Dopo la deludente stagione precedente, segnata dal rientro in panchina di Reja al posto di Vladimir Petkovic, la scelta della società fu quella di affidare la guida tecnica biancoceleste a Stefano Pioli, reduce dalle esperienze di Verona, Palermo e Bologna.
Il mercato in entrata
A essere particolarmente rinforzato fu il reparto difensivo, attraverso quattro arrivi: sulle fasce sbarcarono a Roma Dusan Basta ed Edson Braafheid, mentre al centro della difesa vennero inseriti Santiago Gentiletti dal San Lorenzo, e Stefan de Vrij dal Feyenoord. Fu proprio quest’ultimo l’intuizione di Igli Tare, che già prima del mondiale di Rio aveva bloccato il centrale olandese, portandolo poi a Roma dopo la fine della competizione. Fu una delle maggiori rivelazioni della stagione biancoceleste, con lo sfortunato Gentiletti infortunatosi da subito e costretto invece a saltare diversi mesi di campionato. Furono poi Marco Parolo e Filip Đorđević a completare il resto dell'organico: il primo dopo essersi messo in mostra tra le fila di Parma e Cesena, il secondo arrivato invece da svincolato dopo l'esperienza al Nantes in Ligue 1.
La sessione invernale di non riservò particolari sorprese, portando a termine l'arrivo a Roma del difensore Mauricio, arrivato dallo Sporting Lisbona, e la cessione del centrocampista uruguaiano Alvaro Gonzalez al Torino.
I risultati
Furono tante le note positive di questa stagione: dall'assoluta esplosione di Felipe Anderson, senza dubbio tra i migliori giocatori del campionato da dicembre in poi, ad una rincorsa Champions che vide la Lazio centrale il terzo posto in classifica: decisivo il successo esterno all'ultima giornata contro il Napoli, quando le reti di Parolo, Candreva, Onazi e Klose regalarono ai propri tifosi la gioia del preliminare di Champions League, chiudendo in malo modo l’esperienza di Benitez sulla panchina partenopea, divenuto subito dopo neo tecnico del Real Madrid.
Quella di Pioli fu una Lazio ricordata anche per l'abilità di diversi giocatori di arrivare al gol: quella 2014-2015 è infatti l'ultima stagione in cui l'organico biancoceleste ha portato almeno quattro giocatori a quota 10 gol realizzati in campionato. In quell’annata furono Candreva, Felipe Anderson, Parolo e Klose i protagonisti di questo traguardo, con il centravanti tedesco che concluse il campionato a quota tredici reti realizzate. Altrettanto di spicco fu la Coppa Italia disputata dalla squadra, che dopo aver eliminato Bassano, Varese, Torino, Milan e Napoli, si arrese solamente al termine dei tempi supplementari, quando il centravanti della Juventus Alessandro Matri, regalò ai suoi la Coppa con una rete messa a segno al minuto 97’: inutile il tentativo di Filip Đorđević, con il centravanti serbo che andò vicino al vantaggio colpendo un doppio palo