Lulic su Inzaghi e la Lazio del 2020: “Veniva criticato, ma ha avuto ragione. Quell’anno non sapevamo come sarebbe finita, ma…”
L’ex capitano della Lazio ha parlato in esclusiva a dotsport.it
Senad Lulic è stato intervistato in esclusiva da dotsport.it e ha avuto modo di parlare sia del neo vincitore dello Scudetto Inzaghi, tecnico che lo ha allenato alla Lazio, e anche proprio della Lazio del 2020, che, parlando di Scudetto, poteva anche provare a vincerlo.
Di seguito le parole dell’ex capitano della Lazio.
Su Inzaghi
Sono contentissimo per Inzaghi, ma anche per tutto il suo staff, composto da persone serie e per bene – ha detto ai nostri microfoni –. Farris, Ripert e tutti gli altri. Simone poi ci mette la faccia, ma anche gli altri sono bravi e meritano il successo. Sono uno staff molto equilibrato: non hanno un pensiero comune. Spesso leggono le situazioni in maniera diversa e quindi si confrontano molto. Quando nello staff tutti ragionano nella stessa maniera secondo me non è positivo. Invece loro si pungolano a vicenda. E poi sono tutti preparatissimi. Ogni anno Inzaghi migliora, ma è normale. Ha più esperienza. All’inizio veniva criticato perché sostituiva gli ammoniti, ma alla fine aveva ragione lui. Lui e il suo staff sono bravi negli allenamenti, anche se ormai, giocando ogni 3 giorni, è difficile trovare il tempo necessario. Diventa quindi sempre più importante la preparazione e su quello lo staff di Inzaghi è molto preparato.
Sullo Scudetto dell’Inter
In estate sono andati via tanti giocatori importanti, ma la società è stata brava a prenderne anche di fortissimi. Per me l’Inter è effettivamente la squadra migliore in Italia, ha vinto con merito. È stata sfortunata in Champions League con l’Atletico Madrid.
Sulla Lazio del 2020
Eravamo vicini alla Juve, loro erano in Champions, noi non avevamo più le coppe. Inoltre avevamo la sensazione che la Juve non stesse bene. Non si sa come sarebbe finita, ma eravamo ben messi e la squadra era forte. Purtroppo è successa una cosa gravissima, stavano morendo tantissime persone. In quel momento si è fermato il mondo