Ente Morale, Cangemi: "Nell'era Lotito, la Lazio è al centro di progetti per il sociale"
Queste le parole del Vice Presidente del Consiglio Regionale del Lazio ai microfoni ufficiali del club
Quest'oggi, ai microfoni ufficiali del club c'è stato il nuovo episodio di Ente Morale: è intervenuto Giuseppe Cangemi, Vice Presidente del Consiglio Regionale del Lazio. Queste le sue dichiarazioni
L'intervento a Ente Morale
Abbiamo questo protocollo che vede la partecipazione delle società sportive più importanti della ragione ma anche delle società dilettantistiche. Tra i tanti problemi su cui c'è bisogno di sensibilizzare ci sono bullismo e cyberbullismo. Quest'ultimo è ancor più grave, perché l'atto di violenza e forza fa il giro del mondo. È un'umiliazione virale, che non si può cancellare. Organi competenti e polizia postale vigilano, ma i dati sono comunque allarmanti.
La posizione della Lazio
L'iniziativa, parlando di ciò che possiamo fare, vede la Lazio sempre al centro di progetti molto importanti per il sociale sempre più fortificati nel corso dell'era Lotito. Rinnovare l'impegno significa un riconoscimento anche da parte nostra. Nell'incontro dell'altro giorno Alice Benoit, calciatrice della Lazio Women, ha sottolineato l'importanza di ricercare un posto sicuro. Quando i figli vengono affidati a scuole, parrocchie e centri sportivi significa che i genitori sono convinti che questi posti lo siano. Bisogna usare in modo consapevole telefonini, rete, strumenti di impatto. La Regione ha messo in piedi un grandissimo lavoro coinvolgendo istituti e famiglie. Il tema di responsabilità riguarda anche chi individua i personaggi di riferimento. Non bisogna pensare soltanto al ragazzo che diventerà calciatore, ma anche a quello che diventerà uomo. La responsabilità è tanta, bisogna sostenere e aiutare le famiglie. Abbiamo una serie di iniziative per colmare le mancanze registrate in questi anni. La scelta di chi andrà a relazionarsi coi ragazzi è importante. Non si può non creare una rete di rapporti, lo sport è un momento di crescita. Lotito nel momento di firmare il protocollo è venuto con Rovella, che rappresenta una faccia pulita, un ragazzo impegnato che si sente coinvolto nei progetti sociali. Abbiamo bisogno di personaggi positivi. Il sostegno deve essere a 360, investe chi ha subito un atto di violenza, bisogna aiutare.